Sci, Miller il jet in prova a Kitzbuehel. Innerhofer nono

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L'americano Bode Miller in azione a Kitzbuehel
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Nella seconda e ultima prova cronometrata della discesa di Coppa del Mondo in Austria sulla famosa pista Streif. Migliore degli azzurri l'altoatesino. Novità: eliminato il salto nel finale, dove cadde Albrecht nel 2009. IL VIDEO E LO SPECIALE OLIMPIADI

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L'americano Bode Miller è stato il più veloce nella seconda e ultima prova cronometrata della discesa libera di Kitzbuehel sulla famosa pista Streif con il tempo d 1'52"21. Secondo tempo per lo svizzero Didier Cuche in 1'52"33 e terzo per lo sloveno Andrej Sporn in 1'52"62. Migliore azzurro, anche in questa seconda prova, è stato l'altoatesino Christof Innerhofer, 9° tempo in 1'53"39. 20° tempo poi per Werner Heel in 1'54"01.

La seconda prova è stata anticipata di un'ora e mezza rispetto al programma originario perché le previsioni meteo annunciavano una nevicata nella tarda mattinata. Anche la partenza della prova è stata leggermente abbassata. Ma la grande novità sulla Streif è la pratica eliminazione del grande salto finale su cui negli ultimi due anni si erano verificati drammatici incidenti con le rovinose cadute dell'americano Scott Macartney e, l'anno scorso dell'elvetico Daniel Albrecht. Si tratta del salto che invece piaceva moltissimo all'azzurro Christian Ghedina e su cui si esibiva spesso in spettacolari spaccate aeree divaricando le gambe al culmine del suo volo di una quarantina di metri.



La Coppa del mondo approda dunque nel tempio dello sci, per tre giorni di gare che daranno punti preziosi in ben quattro discipline. Si comincia venerdì con il SuperG, seguito sabato dalla famosa discesa lungo la Streif e domenica dallo slalom speciale. Discesa e slalom saranno validi per la quarta e ultima combinata stagionale, che assegnerà la Coppa di disciplina. La pista è la famosa Streif, considerata la più difficile e spettacolare del mondo, con curve e salti terrificanti. Ma quest'anno, come detto, complice la neve abbondante e l'intervento umano, come la completa limatura del grande salto finale in fondo al quale l'anno scorso si schiantò Albrecht, le cose sono diverse. "La pista è molto più facile rispetto agli anni scorsi. La neve è liscia e non durissima, i passaggi difficili si superano senza difficoltà. Anche la diagonale conclusiva - spiega il direttore tecnico azzurro, Claudio Ravetto - non crea problemi, con il salto finale che è stato parecchio ridotto. Penso che ci saranno distacchi contenuti". A proposito del salto finale, Daniel Albrecht, è tornato a Kitzbuehel per annunciare che per questa stagione non se ne parla di tornare allo sci. Sta lavorando per riuscire a farlo, se tutto andrà bene, il prossimo anno. Nelle due discipline veloci l'Italia manda in pista Christof Innerhofer, Werner Heel, Patrick Staudacher, Stefan Tanei ed i giovani Dominik Paris e Giorgio Pieruz. Gli atleti su cui contare sono i primi tre. Nelle due prove cronometrate soprattutto Christof Innerhofer è sembrato il più a suo agio su questa Streif più facile e morbida. "Con il mal di schiena sta andando un po' meglio - dice l'azzurro - anche se non sono del tutto a posto. Comunque qui siamo a Kitzbuehel e le Olimpiadi si avvicinano. E' il momento in cui devo tirare fuori tutto quello che ho dentro". Venerdì dunque tocca al SuperG, disciplina in cui l'Italia non ha atleti di vertice. E' il quarto SuperG dei sei di questa stagione. Il miglior azzurro è Patrick Staudacher, ma solo in settima posizione con 111 punti. In testa ci sono gli austriaci Michael Walchhofer (180) e Benjamin Raich (154). Insomma, la gara veloce in cui sperare di far meglio sarà la discesa di sabato.