Dramma nel mondo del ciclismo, è morto Franco Ballerini

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E' morto Franco Ballerini, ct della nazionale di ciclismo. Aveva 45 anni. In questa foto è con Paolo Bettini (Ansa)
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Il ct della Nazionale è deceduto all'ospedale di Pistoia in seguito a un incidente nel rally di Larciano. Aveva 45 anni. Con l'Italia ha vinto 4 Mondiali e un oro olimpico. Petrucci: "Una persona stupenda". Bettini: "Un amico unico". IL VIDEO E LA GALLERY

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Sport in lutto - Una tragica notizia sconvolge il mondo del ciclismo: è morto Franco Ballerini. Il ct della Nazionale è deceduto in seguito a un incidente in un rally a Larciano a cui aveva reso parte, partecipando al fianco del pilota Ciardi come navigatore. Ballerini aveva 45 anni e da ct ha vinto 4 Mondiali e un oro olimpico. L'incidente è avvenuto poco prima delle 9 in località Casa al Vento, nel comune di Serravalle Pistoiese. L'auto della coppia Ballerini-Ciardi, una Renault Clio R3, si è schiantata contro il muro di una villa all'uscita di una curva, in un tratto di strada collinare. La Clio ha urtato contro il muro con il fianco destro, dalla parte di Ballerini, e poi è finita su un terrapieno. Trasportati entrambi all'Ospedale di Pistoia, per Ballerini non c'è stato nulla da fare. Il pilota Alessandro Ciardi, 35 anni di Casalguidi, ha riportato la frattura del bacino. Pur in condizioni serie, non corre pericolo di vita ed è costantemente monitorato dal personale medico dell'Ospedale di Pistoia.

Dramma familiare -
Non erano insieme i due figli di Franco Ballerini quando ha cominciato a circolare la notizia dell'incidente in cui il padre è morto. Gianmarco, 16 anni, era impegnato in una partita di calcio con la squadra allievi della Lucchese, dove si era trasferito dall'Atalanta, a La Spezia. Ha saputo del decesso a fine gara incontrando il nonno che era andato a vederlo giocare. L'altro figlio, Matteo di 11 anni, ha appreso la notizia dalla mamma, Sabrina, quando è rientrata dall'ospedale. La famiglia di Ballerini ha saputo dell'incidente dagli stessi spettatori del Rally di Larciano, che hanno chiamato la moglie, Sabrina, poi giunta all'ospedale di Pistoia prima dell'ambulanza col marito. Il ct della nazionale di ciclismo è morto ufficialmente alle 10.15 all'ospedale di Pistoia. Ora, secondo quanto appreso, la salma resta a disposizione dell'autorità giudiziaria e al momento non risulta alcuna decisione sull'esecuzione o meno dell'autopsia. Di conseguenza rimane al momento incerta la data dei funerali che indicativamente potrebbero svolgersi martedì a Casalguidi (Pistoia).

Camera-car sequestrato - Una telecamera posta a bordo della Renault Clio R3 su cui è morto stamani Franco Ballerini, mostra le immagini dell'incidente avvenuto al Rally-ronde di Larciano (Pistoia) e fa sentire le sue ultime parole cioé le note dettate al pilota prima dello scontro contro il muro. Il filmato, sonoro, è stato sequestrato dalla polizia municipale di Serravalle, territorio in cui c'è stato l'incidente, e andrà a far parte degli atti richiesti dalla procura della Repubblica di Pistoia per ricostruire la vicenda. Il video permette di considerare i comportamenti del conducente, nonché di prendere atto dei drammatici momenti dopo l'impatto e della tempestività dei soccorsi. Non è l'unico elemento acquisito dalla polizia municipale: oltre ai normali rilievi - benché si tratti di un incidente di gara avvenuto su strada chiusa al traffico -, alla procura verranno trasmessi anche il rapporto del giudice di gara, presente in quel tratto e che ha assistito alla scena, più alcune foto scattate da spettatori che assistevano al rally proprio in quel punto.

l dolore di Paolo Bettini -
"Franco era una persona straordinaria sotto tutti gli aspetti: non era solo un grande ct, era  anche un grande amico. E questo non sempre succede tra dirigenti e tecnici".

Il presidente del Coni -
La notizia della morte di Ballerini ha raggiunto il presidente del Coni, Gianni Petrucci, mentre era in partenza per Vancouver, in vista delle Olimpiadi invernali. "Sono sgomento - ha detto Petrucci - Franco era una persona straordinaria sotto tutti gli aspetti: non era solo un grande ct, era anche un grande amico. E questo non sempre succede tra dirigenti e tecnici. Non solo il mondo del ciclismo, ma tutto lo sport piange ora una grande persona. Di lui ho tanti ricordi, ma un'immagine adesso mi torna incessantemente agli occhi: io che alle Olimpiadi di Atene vengo lanciato in aria da Ballerini dopo la vittoria di Bettini, nel primo giorno di gara dei Giochi".

"Era una grande e bella persona - ha aggiunto il segretario generale del Coni, Raffaele Pagnozzi - con una capacita' tecnica straordinaria. Il giorno prima delle gare era capace di prevedere l'andamento della corsa con un'abilita' incredibile. Con lui il ciclismo italiano ha ottenuto una serie inavvicinabile di vittorie, nonostante questo e' rimasto sempre umile. Purtroppo, dopo Castagnetti, e' un altro grandissimo tecnico che lo sport italiano perde".