Pellegrini: "Eutanasia? Staccherei la spina a un caro"

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Federica Pellegrini, campionessa olimpica e mondiale di nuoto (foto Ansa)
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La campionessa olimpica e mondiale di nuoto, reduce dai successi al meeting di Berlino, parla di un tema molto delicato al settimanale 'Diva e Donna'. La morte del tecnico Castagnetti e quella della nonna dopo una lunga malattia hanno lasciato il segno

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"Ho pensato varie volte al tema della vita in stato di grave malattia. Se capitasse a me preferirei passare ad un mondo migliore che vivere la vita di un vegetale". Non c'è solo il nuoto nei pensieri di Federica Pellegrini: la campionessa olimpica e mondiale al settimanale 'Diva e Donna' in edicola mercoledì 10 dicembre, reduce dalle tre gare vinte al meeting di Berlino, esterna le sue riflessioni sulla vita. Il 2009 per lei si è chiuso con due perdite importanti: quella di Alberto Castagnetti, il tecnico a cui si era completamente affidata, e sua nonna, scomparsa meno di due settimane dopo.

L'azzurra della piscina confessa che sarebbe pronta a staccare la spina di una persona cara. "Se me lo chiedesse, sì" dice, la Pellegrini, ambasciatrice della Giornata Mondiale del rene l'11 marzo. "Da un anno mio nonno è in dialisi - spiega -. A ottobre, 12 giorni dopo la scomparsa di Alberto Castagnetti è morta mia nonna. Stava malissimo da tempo, è stato meglio così. Ma per me è stata una batosta dietro l'altra. Questo è il momento più duro. E' difficile andare avanti senza la guida di Alberto. Non mi sento più sicura di niente. Ho davanti tre anni duri, fino alle Olimpiadi di Londra 2012, dove voglio arrivare a fare quattro gare: 100, 200, 400, 800 stile libero. La paura più grande è che crolli questo grande sogno costruito con Alberto. All'80% i miei successi sono merito suo".