Doping. Inchiesta di Mantova, sospesi Ballan e Santambrogio

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Bei tempi. A Varese nel 2008 Alessandro Ballan ha vinto il mondiale su strada
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A seguito delle indagini avviate dalla procura mantovana sul doping nel ciclismo la squadra americana ha deciso di fermare l'ex campione del mondo e il corridore brianzolo. Nella vicenda sarebbe coivolta anche la Lampre, ex team dei due ciclisti azzurri

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Alessandro Ballan è stato sospeso dalla sua squadra, la BMC Racing, a seguito dell'inchiesta avviata in Italia dalla procura di Mantova sul doping nel ciclismo. Lo ha annunciato lo stesso team americano. Alessandro Ballan è stato sospeso dalla sua squadra, la BMC Racing, a seguito dell'inchiesta avviata in Italia dalla procura di Mantova sul doping nel ciclismo. Lo ha annunciato lo stesso team americano. Ballan è stato sospeso insieme con Mauro Santambrogio, anche lui coinvolto nell'inchiesta di Mantova che ha riguardato tra gli altri anche la Lampre, la ex squadra dei due atleti. "E' venuta alla nostra attenzione che due nostri corridori, Alessandro Ballan e Mauro Santambrogio, sono oggetto di un'inchiesta da parte delle autorità italiane derivato dagli episodi avvenuti più di due anni fa" spiega in un comunicato il presidente della BMC Racing Jim Ochowicz.

"La BMC Racing Team e i suoi membri non era a conoscenza di questa inchiesta fino a pochi giorni orsono, la nostra speranza è di ottenere più informazioni sui procedimenti. Comunque abbiamo già preso la decisione di sospendere i due dall'attività, in linea con la politica della BMC Racing Team e del Codice di comportamento della Uci". Nell'inchiesta avviata dalla procura mantovana al momento sono indagate per frode sportiva 35 persone e tra queste ci sarebbe anche il nome di Ballan, campione del mondo nel 2008. Nell'elenco figurerebbero oltre corridori, tecnici e dirigenti di alcune squadre. La figura centrale sarebbe quella di Guido Nigrelli, farmacista residente a Mariana Mantovana, negli anni scorsi già indagato due volte per doping. Il presidente del team americano precisa che la sospensione "non deve essere visto come una predeterminazione di colpevolezza" e aggiunge che "entrambi dovranno affrontare personalmente le incriminazioni". Da parte sua la Lampre si è detta innocente pur ammettendo che alcuni componenti del loro team sono indagati.

Il Tribunale d'arbitrato sportivo (Tas) di Losanna ha fissato per il 17 giugno l'udienza di Davide Rebellin, che ha presentato ricorso dopo le sanzioni rimediate  per la positività alle Olimpiadi di Pechino 2008. Il corridore italiano, positivo al Cera, è stato squalificato per 2 anni e ha dovuto restituire la medaglia d'argento vinta nella prova in linea.

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