Golf, Open Championship al via. In campo i migliori al mondo

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Edoardo Molinari cercherà di tenere alto il golf italiano agli Open Championship
Edoardo Molinari, of Italy, watches his shot from the 18th tee during completion of the final round of the Arnold Palmer Invitational golf tournament at Bay Hill in Orlando, Fla., Monday, March 29, 2010. (AP Photo/John Raoux)

Scatta oggi la 139esima edizione del prestigioso torneo che vanta un montepremi complessivo di quasi cinque milioni di sterline. Grande attesa per Tiger Woods, Harrington e Westwood. Tra gli italiani ci saranno i fratelli Molinari

La 139° edizione dell'Open Championship ha un montepremi complessivo di 4,8 milioni di sterline, 720mila euro in più rispetto allo scorso anno 2009, con una prima moneta di 800mila sterline per il vincitore che si porterà a casa anche la Claret Jug. La brocchetta d’argento, ordinata l’11 settembre del 1872 per un costo complessivo di 30 sterline – il suo nome deriva dal modo consueto in Gran Bretagna di chiamare 'claret' il vino rosso di Bordeaux – e uno dei trofei sportivi più famosi del mondo. Dal 1927 il trofeo originale è rimasto nelle teche del Royal and Ancient Golf Club ed è sostituito da una copia che ogni anno viene consegnata al primo classificato e poi da lui restituita.

Moltissimi i biglietti venduti e tantissimo il pubblico atteso nelle quattro giornate per applaudire i campioni di casa, Poulter, Westwood, Donald, McIlroy, Mc Dowell, alla ricerca di un successo che manca agli inglesi dal 1992, e i favoriti americani. Fra questi anche Tiger Woods, vincitore delle ultime due edizioni dell’Open a St.Andrews, che nella conferenza stampa di presentazione ha annunciato di aver scelto di cambiare putter per questo torneo in modo da adattarsi ai green lenti della Scozia. E proprio il putt – a detta degli esperti – può essere una delle chiavi del torneo per i pretendenti al titolo cosi come la creatività e la capacità di adattarsi a condizioni atmosferiche che, in caso di vento forte, possono diventare un fattore determinante.

Da tenere d’occhio l’irlandese Harrington, vincitore nel 2007 e nel 2008 cosi come Lee Westwood problemi fisici al muscolo del polpaccio della gamba destra permettendo. L’assalto di Phil Mickelson alla leadership mondiale è già stato fallito in cinque occasioni. Il mancino di San Diego ci riprova a St.Andrew, un campo che trova decisamente speciale. Molta attesa anche per il veterano Tom Watson sconfitto l’anno scorso al playoff da Stewart Cink, che però non si è dichiarato in grande forma nelle interviste pre torneo anche se ha affermato di gradire St. Andrews e quindi di volersi giocare nuovamente le chance di ben figurare.

Non ci sarà invece Matteo Manassero che qui da amateur lo scorso anno stupì il mondo e presentò la sua classe giungendo 13° al traguardo. Il giovane pro italiano sarò impegnato a Lucerna nel Credit Suisse Open torneo del Challenge Tour per fare esperienza e recuperare posizioni che gli consentano di giocare nel tour maggiore la prossima stagione.