
Le due facce della medaglia. Alla gioia dei russi, oro, fa da contraltare la delusioni di Marco Orsi e Filippo Magnini (foto ap)
A Budapest s'interrompe subito l'avventura della romana eliminata nei 200 dorso. La staffetta maschile, quarta, manca il podio. Il giovane francese Agnel batte Biedermann nei 400 sl, ottavo Sciocchetti. Scozzoli in finale nei 100 rana. GUARDA LE FOTO
Niente da fare invece e altra delusione dopo l'eliminazione di Alessia Filippi nelle batterie dei 200 dorso. Che la 23enne romana dell'Aurelia Nuoto Unicusano non fosse in grande forma si sapeva, ma nemmeno lei si aspettava solo il 17esimo tempo (2'14"84) che ha messo fine ai suoi Europei. "Sono amareggiata - confessa la Filippi -. Non immaginavo di restare esclusa dalle semifinali. E' una sensazione inusuale che giustifico solo con la mancanza di allenamento dovuta al problema persistente alla spalla destra. Purtroppo l'ultimo periodo di allenamento è stato condizionato da questa borsite con infiammazione e io, per rendere al massimo, ho bisogno di nuotare di più e con maggior ritmo". Nata storta, la stagione prosegue così nel peggiore dei modi per la campionessa mondiale dei 1500 sl, ma "sul piano sportivo sono la Alessia di sempre. Venire qui è stata una scommessa, ora la priorità è risolvere il problema alla spalla e ricominciare ad allenarmi con continuità, senza il timore di sentire dolore".
Eliminazione amara anche per Silvia Di Pietro, fuori per appena 8 centesimi dalla finale dei 50 farfalla. L'unica nota lieta arriva dai 100 rana, con Fabio Scozzoli che si qualifica per la finale, in programma domani pomeriggio, col quinto crono assoluto (1'00"72). In finale, nei 400 sl, era arrivato anche Cesare Sciocchetti ma l'azzurro chiude mestamente in ottava e ultima posizione (3'51"54) in una delle due gare più sorprendenti della giornata: a vincere, infatti, è l'enfant prodige francese Yannick Agnel, che con 3'46"17 batte il primatista mondiale e iridato in carica Paul Biedermann, solo argento (3'46"30). Altro pronostico sovvertito quello dei 400 misti femminili che vedono il trionfo della britannica Hannah Miley (4'33"09) davanti alla beniamina di casa e grande favorita, l'ungherese Katinka Hosszu, campionessa del mondo in carica e argento continentale due anni fa ad Eindhoven ma oggi solo seconda. La Hosszu resta poi a mani vuote nella staffetta femminile che vede il successo della Germania davanti a Gran Bretagna e Svezia.
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