E’ partito ieri ufficialmente il giro del mondo a vela in solitario della quattordicenne Laura Dekker. Dopo gli stop del tribunale olandese di Utrecht, la decisione favorevole di un altro tribunale, quello di Middelburg. GUARDA IL VIDEO
di Giorgia de Benetti
Ha preferito scomparire. Laura Dekker a 14 anni è partita da un luogo segreto del Portogallo per il giro del mondo in barca a vela. E' andata via così, senza farsi vedere dal pubblico, forse perché il momento della partenza doveva essere privato, personale, intimo; oppure per il timore che le autorità la fermassero.
Per qualcuno che sia nato in barca conta poco. A Whangarei, in questo villaggio della Nuova Zelanda, venne alla luce durante una pausa-tappa di un viaggio durato sette anni, per lei i primi quattro tra le onde dell'Oceano indiano e quelle del Pacifico. Che sia poco più che una bambina non turba i genitori, padre olandese e madre tedesca, velisti entrambi.
La prima barca gliela regalarono a sei anni, imparò a navigare più o meno da sola. Sola nel mare nord per le vacanze estive. Laura Dekker ha navigato in solitaria da Maurik, un porto fluviale nei paesi bassi, fino a Lowestoft nel Regno Unito dove le autorità locali, preoccupate per la sua incolumità, chiesero al padre di raggiungerla e riportarla a casa.
Il piano è passare dalle coste delle Canarie, da Panama, dalle Isole Galapagos sino all'Australia, Thailandia e Golfo di Aden. Serenamente, come fosse il viaggio di un adolescente qualsiasi in treno, a giudicare dall'espressione di chi non ha paura di ritrovarsi sola e circondata d'acqua. Se sai cosa fare - disse un giorno - non c'è nulla da temere. Vale questo saluto, dunque, è di qualche giorno fa ma conta poca, era già partita in fondo per essere la più giovane velista sola a compiere il giro del mondo.
Ha preferito scomparire. Laura Dekker a 14 anni è partita da un luogo segreto del Portogallo per il giro del mondo in barca a vela. E' andata via così, senza farsi vedere dal pubblico, forse perché il momento della partenza doveva essere privato, personale, intimo; oppure per il timore che le autorità la fermassero.
Per qualcuno che sia nato in barca conta poco. A Whangarei, in questo villaggio della Nuova Zelanda, venne alla luce durante una pausa-tappa di un viaggio durato sette anni, per lei i primi quattro tra le onde dell'Oceano indiano e quelle del Pacifico. Che sia poco più che una bambina non turba i genitori, padre olandese e madre tedesca, velisti entrambi.
La prima barca gliela regalarono a sei anni, imparò a navigare più o meno da sola. Sola nel mare nord per le vacanze estive. Laura Dekker ha navigato in solitaria da Maurik, un porto fluviale nei paesi bassi, fino a Lowestoft nel Regno Unito dove le autorità locali, preoccupate per la sua incolumità, chiesero al padre di raggiungerla e riportarla a casa.
Il piano è passare dalle coste delle Canarie, da Panama, dalle Isole Galapagos sino all'Australia, Thailandia e Golfo di Aden. Serenamente, come fosse il viaggio di un adolescente qualsiasi in treno, a giudicare dall'espressione di chi non ha paura di ritrovarsi sola e circondata d'acqua. Se sai cosa fare - disse un giorno - non c'è nulla da temere. Vale questo saluto, dunque, è di qualche giorno fa ma conta poca, era già partita in fondo per essere la più giovane velista sola a compiere il giro del mondo.