Pellegrini, mondiali in corta da dimenticare: solo settima

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Mondiali in vasca corta da dimenticare per Federica Pellegrini: a Dubai la veneta ha chiuso settima la finale dei 200sl (Getty)
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A Dubai la veneta conferma il cattivo stato di forma chiudendo lontanissima dal podio la finale dei 200sl. Beffa per Scozzoli che, giunto terzo nei 50 rana, è stato poi squalificato. Out anche Lestingi. 1500: Quarto Colbertaldo. Settimo Dotto nei 100sl

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Federica Pellegrini non ricorderà volentieri i Mondiali in vasca corta di Dubai. L'olimpionica azzurra, dopo il bronzo sulla doppia distanza, si era qualificata con il terzo tempo di 1'54"66 per la finale dei 200 sl chiusa poi al settimo posto. La squalifica nega a Scozzoli il bronzo nei 50 rana. Quarto Colbertaldo nei 1500. Squalificato pure Lestingi nei 200 dorso. Questo il bilancio dell'ultima giornata della squadra azzurra ai Mondiali di nuoto in vsca corta a Dubai dove l'Italia è riuscita a portare a casa un argento e un bronzo.

La 22enne veneziana di Spinea primatista del mondo in lunga e corta e sempre d'oro nella specialità dalle Olimpiadi di Pechino 2008, migliora comunque il primato personale in tessuto con il terzo tempo delle batterie in 1'54"66, ma è troppo lontana dalle performance che ne hanno caratterizzato l'ascesa nell'olimpo del nuoto. Resta la prova di carattere della regina del nuoto italiano che non ha avuto paura di confrontarsi coi propri limiti, come insegnava Castagnetti, e lascia Dubai con il bronzo nei 400 stile libero. I 200 stile libero vanno alla francese Camille Muffat davanti alla statunitense Kathryn Hoff e all'australiana Kylie Palmer.

"La gara è andata come è andata, il risultato fondamentalmente non mi interessa granché. Sapevo di non essere in forma e ho lottato fino alla fine". Non fa drammi Federica Pellegrini per il deludente settimo posto nella finale dei 200 metri stile libero ai Mondiali in vasca corta in corso a Dubai. La Pellegrini, campionessa olimpica a Pechino e l'anno mondiale sulla stessa distanza, adesso tornerà in vasca agli  Assoluti di Riccione. "Ci sarò - promette - con la mia squadra. Subito dopo prenderò alcuni giorni per decidere del mio futuro. A mente fredda".

Ancora un quarto posto per Federico Colbertaldo, per la quarta volta ai piedi del podio dai Mondiali di Roma 2009. In questo caso senza rammarico. Il 22enne di Montebelluna, sempre a medaglia nei 1500 agli europei dal 2007 e oro in 14'35"36 a Eindhoven come a Rijeka 2008, chiude in 14'33"92, senza avvicinare il personale in tessuto di 14'31"31 (Debrecen 2007), che gli avrebbe garantito il podio. Undicesimo, e sempre fuori dalle posizioni che contano, Samuel Pizzetti con il tempo di 14'52"81, ben al di sotto del 14'45"32 firmato per il quarto posto europeo.

Dalla gioia alla rabbia. Fabio Scozzoli è squalificato nei 50 rana dopo l'arrivo da medaglia di bronzo e il primato personale in 26"22 alle spalle del brasiliano Felipe Silva, gia' bronzo nei 100 e oro in 25"95, e del sudafricano Cameron Van der Burgh, oro nei 100 e argento in 26"03. Sul podio ci va il norvegese Aleksander Hetland in 26"29. Scozzoli, punito per una doppia gambata a delfino in partenza, sarebbe stato il primo ranista italiano a conquistare due medaglie ai mondiali indoor, peraltro nella stessa edizione, dopo l'argento dell'olimpionico Domenico Fioravanti nei 100 a Hong Kong 1999 e quello di Alessandro Terrin nei 50 a Shanghai 2006.

Conferme eccellenti per Luca Dotto e Damiano Lestingi. Il 20enne di Camposampiero stampa ancora il primato personale abbattendo per la seconda volta il muro dei 47" per il settimo posto nei 100 stile libero (vinti da Cielo Filho) in 46"68 (22"39), 25/100 in meno del tempo delle semifinali, e 41/100 in meno del crono con cui aveva conquistato il bronzo europeo. Bene anche Damiano Lestingi. Il vice campione d'Europa dei 100 e 200 dorso non riesce ad entrare nell'ordine di arrivo della finale dei 200 dorso perché squalificato per la subacquea oltre i 15 metri consentiti. Sarebbe finito settimo in 1'52"14 (1'51"84 a Eindhoven) e lontano dal podio - composto dal fuoriclasse statunitense Ryan Lochte, oro in 1'46"68, dal connazionale Tyler Clary, argento in 1'49"09, e dall'austriaco Markus Rogan, bronzo in 1'49"96 - ma in linea coi tempi registrati nell'ultimo mese che evidenziano l'ascesa progressiva del 21enne di Civitavecchia.