Sci, azzurre del salto scosse per la morte di Simona
Altri SportLa diciassettenne Simona Senoner è deceduta dopo un malore mentre si trovava a Schonach, in Germania, per partecipare ad una gara di Continental Cup. Il ct dello sci nordico Romed Moroder: "Siamo impotenti davanti a una fatalità del genere". VIDEO
La squadra nazionale di salto con gli sci femminile è molto scossa per l'improvvisa morte di Simona Senoner. L'atleta di 17 anni è deceduta ieri dopo un malore mentre si trovava a Schonach, in Germania, per partecipare con le compagne ad una gara di Continental Cup. "Tre atlete - spiega il direttore tecnico del salto femminile Fabian Ebenhoch - stanno già tornando a casa, mentre altre quattro hanno l'intenzione di partecipare alla gara di oggi, ma la decisione definitiva la prenderanno solo dopo il salto di prova". "Siamo impotenti davanti a una fatalità del genere", ha commentato il tecnico degli azzurri dello sci nordico Romed Moroder. "Abbiamo parlato con i genitori di Simona e deciso che le ragazze che se la sentono di gareggiare lo faranno proprio per ricordare la loro amica", dice Moroder.
Simona Senoner è sempre stata bene, "non c'è stato mai nulla di anomalo in lei, era un'atleta pura, una ragazza come le altre della squadra". Così, al telefono con Sky Sport 24, Lidia Bernardi, presidente dello Sci club Gardena, a cui apparteneva la 17enne saltatrice morta ieri in Germania dopo essere entrata in coma a seguito di un malore. "I medici tedeschi dicono che è come la morte infantile dei bambini che muoiono in culla", ha detto Bernardi, trattenendo a fatica il pianto. La presidente del club ha ricostruito la dinamica del malore, per quanto se ne sa finora. "Simona la sera precedente si sentiva male, aveva la febbre - ha raccontato -. La mattina è andata in bagno e non è più tornata. Una compagna l'ha trovata sdraiata per terra, l'hanno rianimata e portata in ospedale, ma era rimasta incosciente per tre quarti d'ora: l'hanno tenuta in vita, ma poi non ce l'ha fatta".
Simona Senoner è sempre stata bene, "non c'è stato mai nulla di anomalo in lei, era un'atleta pura, una ragazza come le altre della squadra". Così, al telefono con Sky Sport 24, Lidia Bernardi, presidente dello Sci club Gardena, a cui apparteneva la 17enne saltatrice morta ieri in Germania dopo essere entrata in coma a seguito di un malore. "I medici tedeschi dicono che è come la morte infantile dei bambini che muoiono in culla", ha detto Bernardi, trattenendo a fatica il pianto. La presidente del club ha ricostruito la dinamica del malore, per quanto se ne sa finora. "Simona la sera precedente si sentiva male, aveva la febbre - ha raccontato -. La mattina è andata in bagno e non è più tornata. Una compagna l'ha trovata sdraiata per terra, l'hanno rianimata e portata in ospedale, ma era rimasta incosciente per tre quarti d'ora: l'hanno tenuta in vita, ma poi non ce l'ha fatta".