Slalom mondiale, Moelgg medaglia di bronzo. Vince Grange

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Manfred Moelgg porta a casa la sesta medaglia per l'Italia (Ansa)
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Nello speciale maschile ai Mondiali di Garmisch, l'altoatesino conquista la sesta medaglia azzurra. Era secondo dopo la prima manche: il francese ha dominato entrambe le frazioni. Argento per lo svedese Byggmark. Razzoli out. GUARDA LA GALLERY

Un samurai a Garmisch: lo slalom ha gli occhi a mandorla

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Ancora Italia. E ancora una medaglia di bronzo. È Manfred Moelgg l'ultimo acuto azzurro in questa rassegna magica dei Mondiali di Garmisch. L'altoatesino è arrivato terzo, portando a sei il bottino di medaglie della spedizione dell'Italia. L'oro è andato al francese Jean-Baptiste Grange, dominatore di entrambe le manche. Argento per la Svezia, con Jens Byggmark.

Il campione olimpico Giuliano Razzoli è uscito nel corso della seconda manche (era 11esimo), una frazione complicata dalle pessime condizioni della pista. L'altro azzurro, Cristian Deville è giunto settimo.

L'Italia dello sci ha chiuso dunque in gloria i Mondiali di Garmisch  conquistando un'altra medaglia, la sesta. Sei medaglie che riportano i colori azzurri ai fasti di Sestriere '97, anche se allora quelle del metallo più prezioso erano state più numerose. "Per me è una soddisfazione grandissima che alla fine premia tanta fatica e tanto lavoro, non solo mio  ma  anche dei tecnici e degli allenatori. E' un premio anche a mia sorella Manuela, nel senso che abbiamo una medaglia in famiglia. Durante la stagione di coppa del mondo lei aveva  fatto due podi ed io niente. Dovevo recuperare ed ora c'è questa medaglia", ha detto tutto d'un fiato Manni a fine gara. Lui e Manuela sono i fratelli ladini del circo bianco, vengono da San Vigilio di Marebbe e sono figli della più antica minoranza linguistica delle Dolomiti. Tutti e due biondi, tutti e due sempre sereni e ben educati, due modelli sportivi. Per Manfred, classe 1982, quella di oggi non è stata la prima medaglia mondiale. Ad Aare, nel 2007, fu infatti vicecampione del mondo di speciale. Nella stessa stagione conquistò anche la coppa di slalom. In cdm ha collezionato due vittore e ben 12 podi.

"La prima manche è andata bene ed ho saputo sfruttare il pettorale 1, fondamentale con questa neve", ha detto Moelgg che nella manche decisiva, su una pista sempre più morbida, con qualche buca di qua e di là che gli organizzatori tappavano di volta in volta con sali ed acqua, ha rischiato molto. "Dopo poche porte - ha raccontato ancora - ho rischiato di uscire. Poi ho trovato il ritmo giusto e sono riuscito a sciare leggero e preciso".

Il fondo della pista nella seconda manche - con grande umidità e la solita temperatura sopra lo zero - era infatti un terreno da rodeo. Ne sa qualcosa Giuliano Razzoli, attesissimo ma in ritardo nella prima manche e fuori come detto nella seconda per troppa inclinazione con lo scarpone che in curva tocca la  neve e lo butta fuori. E lo sanno altri campioni come Ivica  Kostleic, Reinfried Herbst e Manfred Pranger, tutti in grandi difficoltà.

Slalom Speciale, la classifica:

1. Jean-Baptiste GRANGE (FRA) 1'41"72
2. Jens BYGGMARK (SWE) + 0.43

3. Manfred MOELGG (ITA) +0.61
4. Mario MATT (AUT)
5. Julien COUSINEAU (CAN)
6. Naoki YUASA (JPN)
7. Cristian DEVILLE (ITA)

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