Il Settebello torna d'oro: azzurri campioni del mondo

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Il Settebello torna campione del mondo dopo 17 anni. Per gli azzurri è il terzo titolo iridato dopo quelli del 1978 e del 1994 (Foto Ansa)
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L'Italia della pallanuoto, nella rassegna iridata di Shanghai, batte la Serbia 8-7 ai supplementari e dopo 17 anni riconquista il titolo iridato con Campagna allora in acqua, oggi in panchina. Decisivo il portiere Tempesti, saracinesca tra i pali. LE FOTO

Le medaglie azzurre - Fenomenale Dotto: è argento nei 50 sl - Nuoto: strepitosa Italia. Fede oro, Scozzoli argento - Federica Pellegrini oro nei 400 sl - L'argento di Fabio Scozzoli nei 100 rana - Il bronzo di Alice Franco - Sul podio Tania Cagnotto e Martina Grimaldi

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Il Settebello torna sul tetto del Mondo. Gli azzurri hanno battuto in finale la Serbia 8-7 dopo i tempi supplementari. Decisiva la prova del portiere Tempesti: un'autentica saracinesca. I tempi regolamentari si era conclusi sul 6-6. L'Italia ha così conquistato quel titolo iridato che mancava dal 1994.

L'Italia della pallanuoto torna sul gradino più alto del podio 17 anni dopo l'ultima volta e Sandro Campagna, che all'epoca era in acqua con la canottina azzurra, elogia "cuore, coraggio e compattezza" della sua nazionale fresca d'oro ai Mondiali di Shanghai. "La Serbia - il primo commento del ct azzurro - ha individualità eccezionali. Noi li abbiamo battuti con l'atipicità del nostro gioco e l'unione tra di noi. E' stata la vittoria del gruppo. Con la compattezza, gli italiani sono unici al mondo". Un elogio particolare al portiere Tempesti, che ha parato due rigori alla Serbia: "E' stato eccezionale, e non solo per quei due penalties".

Nomi da leggenda - Tempesti, Figlioli o Perez sono solo gli ultimi nomi. I volti che rinnovano una leggenda dello sport italiano. Basta citarne il soprannome, Settebello. E basta lasciarsi portare dalla tradizione secondo cui sarebbe stato Niccolò Carosio, a Londra '48, il primo a usare quell'etichetta, nata dalla Rari Nantes Napoli. La squadra vincente di quel periodo, i cuoi giocatori passavano il tempo delle lunghe trasferte a giocare a scopa.

Eraldo Pizzo e i suoi fratelli, verrebbe da dire. Perché da quell'oro olimpico di Londra - il primo di tre - a oggi la storia si e' interrotta a volte, ma non e' mai finita. Con i Cesare Rubini, i Pizzo, Franco e Pino Porzio, Ferretti, Pomilio, e i tecnici come Ratko Rudic, o i giocatori poi ct come Sandro Campagna.

Il "SetteOro" - Prima del successo sulla Serbia - con il contributo inedito degli oriundi Amaurys Perez (Cuba) e del brasiliano naturalizzato australiano Pietro Figlioli - gli ori della pallanuoto maschile a livello mondiale sono stati cinque (tre olimpici e due mondiali). Nelle fila delle squadra che vinse ai Giochi del 1948 (Londra) c'era Cesare Rubini, poi divenuto giocatore e allenatore di basket. Stella del gruppo del 1960 (oro a Roma) era Eraldo Pizzo, detto il 'Caimano'. Altro oro nel 1978 (mondiali a Berlino). Allora non esisteva una finale diretta, ma il girone all'italiana.

Gli altri due trofei - con Radko Rudic commissario tecnico e con Campagna in acqua - sono stati vinti dagli azzurri contro la Spagna (ai supplementari) alle olimpiadi di Barcellona 1992 (in acqua c'erano anche i fratelli Pino e Franco Porzio) e ai tempi regolamentari contro la Spagna ai Mondiali di Roma del 1994.

A livello mondiale, invece, l'Italia aveva perso la finale contro la Jugoslavia nel 1986 (a Madrid, allenatore Fritz Dennerlein) anche li' ai supplementari (ben otto). Anche l'ultima finale mondiale, quella del 2003 a Barcellona contro l'Ungheria, fini' ai supplementari e con una sconfitta. In assoluto l'ultimo oro vinto dal Settebello era datato 1995, campionati Europei di Vienna, il primo dopo la "rivoluzione" di Rudic che aveva mandato via tutti i senatori, ma in quella squadra c'erano due che oggi sono in panchina vicino a Campagna, vale a dire il vice Pomilio e il team manager Attolico.

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