Muore investito da un'auto Carpaneda, oro a Melbourne '56

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La notizia della morte di Luigi Carpaneda data dalla Federscherma
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L'ex campione di scherma è morto a Milano travolto mentre attraversava la strada. Aveva vinto la prova nel fioretto a squadre alle Olimpiadi del '56 e l'argento quattro anni dopo a Roma. Fu anche un ottimo velista. Aveva 86 anni

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Grave lutto nel mondo della scherma italiana. E' morto oggi a Milano, in seguito ad un incidente stradale, Luigi Carpaneda. Lo comunica la Federscherma che precisa che Carpaneda, 86 anni, sarebbe stato travolto da un'auto, una Opel Corsa, mentre attraversava le strisce pedonali. Al conducente della vettura, un uomo di 35 anni, è stato contestato l'omicidio colposo. L'auto è stata sequestrata.

Secondo la ricostruzione dei vigili urbani Carpaneda stava attraversando la strada, nei pressi dei Piazza Principessa Clotilde, a poche centinaia di metri dall'ospedale Fatebenefratelli, quando è giunta la Opel Corsa che non si è fermata. L'ex campione è stato sollevato sul cofano e sbalzato ad alcuni metri di distanza. Portato subito all'ospedale, è morto mentre stava per essere sottoposto ad una Tac.

La carriera -
Ai Giochi Olimpici di Melbourne '56 aveva conquistato la medaglia d'oro a squadre nel fioretto maschile con Edoardo Mangiarotti, Manlio Di Rosa, Giancarlo Bergamini, Antonio Spallino e Vittorio Lucarelli.
Quattro anni dopo, nell'edizione di Roma del 1960, conquistò l'argento nella prova di fioretto maschile a squadre. In quell'occasione la formazione azzurra composta oltre che da Carpaneda anche da Edoardo Mangiarotti, Alberto Pellegrino, Mario Curletto ed Aldo Aureggi, fu superata dalla Russia. Il suo palmares schermistico vanta anche il titolo mondiale a squadre nel fioretto maschile nell'edizione di Roma del 1955 ed il bronzo a squadre a Parigi nel 1957.

E' stato più volte Presidente della società "Il Giardino" di Milano, oltre che Consigliere della Federazione Italiana Scherma. Ha condiviso la sua passione per la scherma con quella per la vela. Nell'ambito velistico, ha vinto due titoli mondiali ed è stato per cinque volte capitano della squadra italiana all'Admiral's Cup. Era uno degli ultimi reduci alpini tornati dalla Russia.

Tra i riconoscimenti l'Ambrogino d'oro di Milano. Lo scorso anno fu invitato a Roma dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano assieme ai medagliati delle Olimpiadi di Roma del 1960.