Noi, giornalisti protagonisti del poker. Per una sola notte
Altri SportDario Massara e Riccardo Trevisani di Sky Sport raccontano la loro esperienza al tavolo verde (e pazienza se il colore non era quello) del World Poker Tour di Venezia. Come sarà andata la loro nottata? FOTO
NEWS: Piquè e il poker
Dario Massara e Riccardo Trevisani, telecronisti di Sky Sport, sono stati invitati a partecipare al World Poker Tour di Venezia. Ecco come ci raccontano la loro esperienza al tavolo verde. Via, per la verità il tavolo non era verde, ma non è questo che conta. Che figura avranno fatto i due?
Nel poker tutti possono vincere di Dario Massara | La garanzia era nel nome di Riccardo Trevisani | |
Dal calcio al poker. Da telecronaca a telecronaca. Due mondi diversi eppure con una cosa in comune: la voglia di prendere il posto di chi si sta commentando. Quando racconti una partita di calcio ci sono dei momenti in cui vorresti essere l'attaccante che fa gol o il portiere che para un rigore. Impossibile. Quando racconti un tavolo di poker vorresti essere il chipleader del tavolo o quello che indossa un prestigioso braccialetto, simbolo di vittoria. Difficile, ma possibile. Eccola la magia del poker: tutti possono giocare e tutti possono vincere, anche un giornalista. | La garanzia era nel nome. World Poker Tour, il circuito americano itinerante, più prestigioso e più importante. Organizzazione top, località (il casino di Venezia Ca’ Vendramin) top, soprattutto livello top dei giocatori. 155 players arrivati da tutto il mondo, pagando un buyin di 5000 euro. Proibitivo ma non per i super pro. Insomma di tutto e di più. 5 giorni di grande spettacolo, con tutto quello che si possa desiderare. Nomi prestigiosi, belle donne, una location fantastica un montepremi ricchissimo con un primo premio da 210 mila dollari. Al tavolo finale sono arrivati ben 4 italiani (il chip leader e più conosciuto Andrea Dato) , più un solido russo (Bogdanov) e il fortissimo Ravensbaek. Torneo che è andato a fiammate per molti campioni. Candio ha fatto su e giù, bluffando e spewando a tutto spiano fino a passare da chip leader ad eliminato nel day 2. Ha fatto scalpore la bellissima prova di Ciccio Valenti, al suo primo main event di questo livello. E’ riuscito ad andare a premio dimostrandosi bravo non solo dietro al microfono ma anche con le carte in mano. Memorabile un suo poker contro Lepore. A premi anche il pro di GD Erion Islamay, ancora una volta ITM in un torneo di questo livello, capace di resistere da corto per tre giorni prima di scontrarsi con i Kappa di Bogdanov. Il divertimento non è mancato, le scintille neanche soprattutto con lo scandinavo Marcel Bjerkmann, antipatico come pochi, capace di chiedere il “time” dopo ogni puntata al river che ha più volte discusso con gli avversari e in particolare si è scontrato con Andrea Dato per un presunto slow-roll. Discutibile certo, ma chi chiede tempo ogni mano, in un gioco bello perché il tempo è illimitato, merita ben peggio di uno slow-roll (ammesso che ci sia stato davvero). Insomma la garanzia era nel nome e il WPT non ha tradito. 657 mila euro di montepremi e un’organizzazione super. Alla fine dopo una lunga battaglia al final table tra “datino” e Ravensbaek, l’italia non è riuscita a trionfare con il successo di bogdanov davanti al doge longobardi. Niente bis italiano, ma ormai il poker italiano è di grande livello. Come il wpt. | |