Dalla era un vero appassionato di calcio, ma il leggendario cantautore scomparso improvvisamente in Svizzera è passato alla storia della musica italiana del Novecento anche per una straordinaria canzone, dedicata a un asso del volante. VIDEO E FOTO
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A soli tre giorni dal 4 marzo, che diede il titolo a un suo indimenticabile brano autobiografico (4 marzo '43) si è improvvisamente spento il grande Lucio Dalla, a 69 anni. Stroncato da un infarto a Montreux, in Svizzera, dove ieri sera aveva tenuto un concerto.
Grande tifoso del Bologna, la squadra della sua città, Dalla è passato alla storia della musica italiana del Novecento anche per un'altra straordinaria canzone, dedicata a un asso del volante: Nuvolari. Detto "il Mantovano volante". Il pilota che, sulla sua tomba, porta incisa una frase che sembra quasi volerlo incitare a fare corse anche nell'aldilà: "Correrai ancor più veloce per le vie del cielo"...
Per ricordare Lucio, la sua passione sincera per lo sport, le emozioni che ha saputo regalare a milioni di persone di tutte le generazioni, eccolo il video di Nuvolari, cinquanta chili d'ossa.... Ciao Lucio, ci mancherai. Come scrive anche il Bologna, sul suo sito web: "Ciao Lucio". Con questa scritta e una foto formato gigante, i rossoblù ricordano Dalla. "Lucio Dalla è scomparso questa mattina a Montreaux in Svizzera a causa di un attacco cardiaco. Il Presidente Albano Guaraldi, il Presidente Onorario Gianni Morandi, i tecnici, i giocatori, i dipendenti e i collaboratori del Bologna F.C. ricordano commossi un grande amico e tifoso rossoblù, un bolognese vero, uno dei più grandi artisti che l'Italia abbia mai avuto".
Bologna vuol dire naturalmente anche Virtus, di cui Dalla era un fan accanito. Perciò il club di basket ricorda sul suo sito il vecchio amico con poche, sincere, semplici parole: "Grazie Lucio per averci regalato la tua musica e la tua passione".
"Lo sport era finito spesso dentro le sue canzoni, come tutte le emozioni accarezzate, scritte e regalate alla musica in mezzo secolo di carriera, non solo da cantautore". Così anche l'Inter, attraverso una nota ufficiale sul sito internet della società, ricorda Lucio Dalla. "Dentro 'Milano' o 'Baggio Baggio', 'Nuvolari' o 'Ayrton' lo sport aveva trovato in Lucio Dalla un grande interprete, bolognese di Piazza Grande del 4/3/1943, tifoso da stadio per la squadra della sua città, grande appassionato di basket (sponda Virtus) ammirato dal basso di una statura che, sul palco, ugualmente dominava la scena - prosegue la nota dell'Inter- con la voce spesso arrotolata in mille fraseggi, il cappellino di lana dietro il pianoforte e il clarinetto o il sax, la voglia di rinnovare sempre, partendo da quel Banana Republic con Francesco De Gregori e gli Stadio che ha tracciato il confine, del primo e del dopo, nei concerti in Italia. 'Caro amico ti scrivo...' ora suona ancora più forte, anche per i giovani che non l'hanno mai scelta in un jukebox, perché piace ricordarlo proprio così, con quelle canzoni che hanno accompagnato la vita nostra e sua ('Caruso', 'Attenti al lupo', 'Futura'), un folletto della musica che una volta, lontano da questo finale, s'immaginava così: 'Se io fossi un angelo non starei nelle processioni, nelle scatole dei presepi, starei seduto fumando una Marlboro, al dolce fresco delle siepi, sarei un buon angelo, parlerei con Dio, gli ubbidirei amandolo a modo mio, gli parlerei a modo mio".
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