Effetto Bolt. Da quando c'è lui il mondo corre più veloce

Altri Sport
Il grafico che illustra l'aumento delle prestazioni atletiche dall'inizio dell'era-Bolt
bolt_grafico

Ricerca scientifica inglese: i 10 atleti al top delle classifiche mondiali hanno migliorato in modo significativo le loro performance, correndo più veloci di circa l'1% rispetto a prima che facesse la sua comparsa lo sprinter giamaicano. LE FOTO

FOTO: Il diario dei Mondiali di Daegu 2011 - Bolt: quell'incubo della finale dei 100 con squalifica - Facce da Bolt: le smorfie del successo

Lo Speciale: verso Londra 2012

Gli scienziati lo hanno battezzato effetto Bolt perché da quando c'è lui con i suoi record sui 100, il mondo è più veloce. Gli altri 10 atleti al top delle classifiche mondiali infatti hanno migliorato in modo significativo le loro performance, correndo più veloci di circa l'1% in più rispetto a prima che facesse la sua comparsa lo sprinter giamaicano.

La ragione - come spiegano gli scienziati sulle pagine dell'Independent - è che i velocisti stanno lavorando duramente per mantenersi al passo con lui e la competizione. Bolt detiene il record dei 100 metri con 9"58 secondi, ma pensa di riuscire a scendere a 9"4 secondi. Un'analisi delle velocità medie sui 100 metri dei primi 25 atleti dal secolo scorso mostra un repentino e significativo miglioramento delle performance negli ultimi 4 anni.

"E' dal 2008 che possiamo osservare l'effetto Bolt - spiega Steve Haake, professore dell'università di Sheffield Hallam, che ha analizzato i record internazionali sui 100 metri dal 1888 -. C'è un salto nelle performance proprio da quando appare Bolt". Il grafico dei tempi al fotofinish dal 1888 mostra un significativo miglioramento ogni decade. Ad esempio i 100 metri ora sono il 10% più veloci rispetto al 1948.

"L'effetto Bolt in soli 4 anni ha migliorato le performance dei 25 migliori sprinter dello 0,9% - continua -. E se si pensa che questo indice è migliorato del 10% dal 1948, è abbastanza straordinario il miglioramento portato da Bolt". Nella sua analisi Haake ha anche rilevato che dopo le Guerre mondiali e il conflitto in Corea i tempi sono stati più lenti, probabilmente perché gli atleti non avevano potuto allenarsi; così come un'altra pietra miliare è stata la costituzione dell'Agenzia mondiale antidoping, che ha fermato i miglioramenti complessivi dei tempi.