"Ammiro Castro", bufera sul coach. Se lo sport fa politica
Altri SportOzzie Guillen, allenatore dei Miami Marlins, in un'intervista dichiara tutta la sua ammirazione per il lider maximo cubano. Grandi proteste degli esuli a Miami e sospensione per 5 turni. Il tecnico si è poi scusato in una conferenza stampa. GUARDA LE FOTO
FOTO: politica & sport, che inciucio... - Se la politica è il prolungamento dello sport
Cinque giornate di sospensione. E’ la sanzione che la dirigenza dei Miami Marlins ha deciso di infliggere al suo manager, Ozzie Guillen. La colpa? Aver dichiarato in un’intervista al settimanale Time di ammirare il lider maximo cubano Fidel Castro. "Amo Fidel Castro e lo rispetto per essere rimasto così a lungo al potere", ha detto il tecnico nato in Venezuela, ma cittadino Usa dal 2006.
Dichiarazioni che hanno causato una selva di proteste. La comunità cubana di Miami, la più grande e influente degli Stati Uniti e fulcro della tifoseria dei Marlins, ha dichiarato di voler boicottare la squadra fino al licenziamento del manager. E la dirigenza dei Marlins è subito corsa ai ripari, Conferenza stampa convocata a Miami con Guillen richiamato dalla trasferta di Philadelphia e scuse da parte del venezuelano naturalizzato statunitense. “Sento di aver tradito la mia comunità latina - ha raccontato in conferenza stampa, parlando prima in spagnolo -. Sono qui per dire che mi dispiace molto e sono dispiaciuto per tutte quelle persone che si sono sentite offese da quello che ho detto. E mi dispiace per le famiglie cubane. Spero che presto riusciate a conoscere chi è veramente Ozzie Guillen e cosa penso davvero di Fidel Castro. Sarà un periodo duro per me".
Allarma rientrato anche se i cubani di Miami non si danno per vinti. ma la predisposizione a parlare di politica non è nuova per Guillen. Nel 2005 era stato ospite di Alo Presidente, il programma radiofonico condotto da Hugo Chavez. E nel 2008 sempre in un’intervista del 2008 aveva definito così i suoi sentimenti verso Fidel Castro. E' l'uomo più duro che conosca - aveva detto Ozzie del dittatore cubano in un'intervista del 2008 -. Ha tutti contro, ma riesce comunque a sopravvivere, è al potere e ha un'intera nazione che lo ama"
Ozzie Guillen non è stato il primo a fare dichiarazioni politiche compromettenti. La lista di chi ha espresso giudizi sconveniente è lunga. Tra gli altri Ivica Kostelic che aveva definito il nazismo come “un buon sistema”, Felipe Scolari, tecnico campione del Mondo nel 2002 che aveva dichiarato di ammirare Augusto Pinochet per aver estirpato l’analfabetismo in Cile (“anche se aveva torturato molto”) o più recentemente il padre-padrone della F1 che di Hitler disse. “Poteva comandare molte persone e sapeva far funzionare le cose”. Una serie di commenti “sconvenienti”, con un denominatore comune, le scuse o almeno le spiegazioni dopo la gaffe.
Cinque giornate di sospensione. E’ la sanzione che la dirigenza dei Miami Marlins ha deciso di infliggere al suo manager, Ozzie Guillen. La colpa? Aver dichiarato in un’intervista al settimanale Time di ammirare il lider maximo cubano Fidel Castro. "Amo Fidel Castro e lo rispetto per essere rimasto così a lungo al potere", ha detto il tecnico nato in Venezuela, ma cittadino Usa dal 2006.
Dichiarazioni che hanno causato una selva di proteste. La comunità cubana di Miami, la più grande e influente degli Stati Uniti e fulcro della tifoseria dei Marlins, ha dichiarato di voler boicottare la squadra fino al licenziamento del manager. E la dirigenza dei Marlins è subito corsa ai ripari, Conferenza stampa convocata a Miami con Guillen richiamato dalla trasferta di Philadelphia e scuse da parte del venezuelano naturalizzato statunitense. “Sento di aver tradito la mia comunità latina - ha raccontato in conferenza stampa, parlando prima in spagnolo -. Sono qui per dire che mi dispiace molto e sono dispiaciuto per tutte quelle persone che si sono sentite offese da quello che ho detto. E mi dispiace per le famiglie cubane. Spero che presto riusciate a conoscere chi è veramente Ozzie Guillen e cosa penso davvero di Fidel Castro. Sarà un periodo duro per me".
Allarma rientrato anche se i cubani di Miami non si danno per vinti. ma la predisposizione a parlare di politica non è nuova per Guillen. Nel 2005 era stato ospite di Alo Presidente, il programma radiofonico condotto da Hugo Chavez. E nel 2008 sempre in un’intervista del 2008 aveva definito così i suoi sentimenti verso Fidel Castro. E' l'uomo più duro che conosca - aveva detto Ozzie del dittatore cubano in un'intervista del 2008 -. Ha tutti contro, ma riesce comunque a sopravvivere, è al potere e ha un'intera nazione che lo ama"
Ozzie Guillen non è stato il primo a fare dichiarazioni politiche compromettenti. La lista di chi ha espresso giudizi sconveniente è lunga. Tra gli altri Ivica Kostelic che aveva definito il nazismo come “un buon sistema”, Felipe Scolari, tecnico campione del Mondo nel 2002 che aveva dichiarato di ammirare Augusto Pinochet per aver estirpato l’analfabetismo in Cile (“anche se aveva torturato molto”) o più recentemente il padre-padrone della F1 che di Hitler disse. “Poteva comandare molte persone e sapeva far funzionare le cose”. Una serie di commenti “sconvenienti”, con un denominatore comune, le scuse o almeno le spiegazioni dopo la gaffe.