Il calcio per tutti, in strada come allo stadio. Anzi meglio

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Un'immagine di "Gioco anch'io street football" a Bologna
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A Bologna, davanti alla chiesa di San Francesco nell'anniversario della Liberazione, diverse decine di persone si sono date appuntamento per giocare a street football, in attesa dei "Mondiali Antirazzisti" di luglio. Tornando bambini

di Lorenzo Longhi

Un campo delimitato dallo scotch,  due porte ai lati, le auto parcheggiate ai lati della piazzetta e, in campo, chiunque volesse divertirsi un po'. Indipendentemente da origine geografica, ceto sociale, sesso, età: a Bologna, davanti alla basilica di San Francesco, nel sessantasettesimo anniversario della Liberazione in tanti sono tornati bambini per qualche minuto. Giocando a calcio in strada.

E' stato questo lo spirito di "Gioco anch'io street football", iniziativa promossa dalla squadra di calcio Hic Sunt Leones Football Antirazzista e dalla Palestra Popolare Tpo in collaborazione con la Uisp e che si inserisce nella campagna "Aspettando i mondiali" per la promozione dei Mondiali Antirazzisti in programma a Bosco Albergati dal 4 all'8 luglio.

Sostituzioni libere, assenza di fuorigioco, partitelle della durata piuttosto variabile, squadre miste e create anche sul momento. Unica regola: banditi linguaggi razzisti e sessisti, perché su questo non si transige. Ne è uscito un pomeriggio che ha rappresentato un meraviglioso e variopinto spot contro il calcio ogm che ha coinvolto decine di persone che si sono alternate in campo e diverse centinaia che hanno guardato, incuriositi, gli improbabili atleti.