Edo Molinari, un colpo e buca: "Mi veniva da ridere"
Altri SportIl gioco da maestro gli è riuscito due volte in tre giorni: martedì e giovedì alla buca 17 del Singapore Open, prova dell'European Tour. "Realizzare una buca in uno lascia una sensazione favolosa. E due colpi del genere in una settimana sono una rarità"
Che la si chiami Hole in one o buca in un colpo, non è roba da tutti. Nemmeno tra i professionisti del golf. A Edoardo Molinari il gioco da maestro è riuscito due volte in tre giorni: martedì, nel giro di prova, e oggi alla buca 17 del Singapore Open, prova dell'European Tour. La prima giornata è stata poi interrotta a causa di un nubifragio abbattutosi sul percorso, quando era in testa il danese Thomas Bjorn, seguito dall'inglese Simon Khan e dal thailandese Chinnarat
L'impresa di Edoardo resta. Il primo hole in one in una competizione professionistica non si dimentica: "Ne avevo realizzati due o tre da dilettante, ma non ricordo esattamente quando" ha raccontato il golfista torinese, ancora alle prese con i postumi l'intervento al polso dello scorso giugno. "Martedì ho eseguito il secondo colpo - ha raccontato - con un ibrido che stavo provando e la palla è andata direttamente in buca. Io e mio fratello Francesco ci siano messi a ridere e abbiamo convenuto che era un buon bastone da mettere nella sacca. Dopo quanto è successo oggi, credo che per me questa sarà una settimana fortunata".
Dopo il tiro alla buca 17 "ho avuto subito l'impressione che fosse ottimo, ma certo non pensavo di imbucare. Poi ho visto la gente urlare e applaudire. Sul tee c'era una Bmw, ma avevo letto in bacheca che era solo in esposizione e non era in palio per l'ace, così mi sono risparmiato la delusione. Comunque, auto in premio o no, realizzare una buca in uno lascia sempre una sensazione favolosa. Due colpi del genere in una settimana sono una rarità, ma almeno quello di oggi ha contato qualcosa".
L'impresa di Edoardo resta. Il primo hole in one in una competizione professionistica non si dimentica: "Ne avevo realizzati due o tre da dilettante, ma non ricordo esattamente quando" ha raccontato il golfista torinese, ancora alle prese con i postumi l'intervento al polso dello scorso giugno. "Martedì ho eseguito il secondo colpo - ha raccontato - con un ibrido che stavo provando e la palla è andata direttamente in buca. Io e mio fratello Francesco ci siano messi a ridere e abbiamo convenuto che era un buon bastone da mettere nella sacca. Dopo quanto è successo oggi, credo che per me questa sarà una settimana fortunata".
Dopo il tiro alla buca 17 "ho avuto subito l'impressione che fosse ottimo, ma certo non pensavo di imbucare. Poi ho visto la gente urlare e applaudire. Sul tee c'era una Bmw, ma avevo letto in bacheca che era solo in esposizione e non era in palio per l'ace, così mi sono risparmiato la delusione. Comunque, auto in premio o no, realizzare una buca in uno lascia sempre una sensazione favolosa. Due colpi del genere in una settimana sono una rarità, ma almeno quello di oggi ha contato qualcosa".