Sci, Innerhofer vince a Beaver Creek: "Ancora non ci credo"

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La gioia di Christof Innerhofer
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Per l'altoatesino, dopo Bormio 2008, è il secondo successo in discesa: "Lo dedico soprattutto ai medici ed ai fisioterapisti che in questi duri mesi mi hanno avuto tra le mani". A Lake Louise, tra le donne, domina la Vonn

"Ancora non ci credo anche se negli ultimi giorni, prova dopo prova, sentivo che stavo andando bene. Sapevo che avrei dovuto sciare in scioltezza ma rischiando senza paura. E soprattutto divertendomi. Ed è proprio andata così": Christof Innerhofer non sta nella pelle. La sua vittoria sulla terribile Birds of Prey è arrivata dopo un lungo e tormentato periodo di dolori alla schiena che l'avevano persino costretto a disertare gli allenamenti estivi sulle nevi sud americane.

"Questo successo lo dedico soprattutto ai medici ed ai fisioterapisti che in questi duri mesi mi hanno avuto tra le mani. Mi sembrava di non riuscire a venirne fuori - ha detto felice il campione altoatesino di Gais, paesino della valle Aurina - ma poi ce l'ho fatta. Sono anche contento per questo bellissimo risultato complessivo. Siamo una bella squadra, ci aiutiamo e ci stimoliamo a vicenda".

In carriera Innerhofer - un ragazzone biondo, alto, simpatico e sempre sorridente - aveva già vinto altre tre volte. Questo, dopo Bormio 2008, è il suo secondo successo in discesa. Si è poi imposto anche in una supercombinata ed in un supergigante. In più ha nel palmares altri quattro posti sul podio, sempre con il terzo posto. Il suo grande momento di gloria lo ha però avuto ai Mondiali di Garmisch 2011: atleta più medagliato con oro in supergigante, argento in combinata e bronzo in discesa. Sono risultati che Winnerhofer - come lo chiamano i tifosi - dovrà difendere ai prossimi Mondiali di febbraio a Schladming. Anche lì l'aspetta una pista difficile come piace a lui, la Planai.

Donne: domina la Vonn - La discesa di Coppa del Mondo donne di Lake Louise è stata dominata, come da previsioni, dalla fuoriclasse statunitense Lindsey Vonn in 1.52.61. E' il 54° successo in carriera e il 27° in discesa per la bionda e bella americana di 28 anni che aveva cominciato male la stagione con un ricovero ospedaliero per problemi intestinali.
A Lake Louise, la sua pista preferita dove avrebbe voluto gareggiare contro gli uomini, la Vonn ha vinto così complessivamente 12 volte, di cui 10 in discesa e due in supergigante. Seconda - con un distacco di 1 secondo e 73 centesimi - si è piazzata un'altra statunitense, Stacey Cook in 1.54.34, primo podio in carriera.

Per l'Italia bene la bresciana Daniela Merighetti, 7/a in 1.54.51. Poi Elena Fanchini 17/a in 1.55.55 e Verena Stuffer 22/a in 1.56.22. Domani è in programma una seconda discesa e domenica un supergigante. La Vonn è chiamata ad una tripletta, con tre vittorie in tre giorni come aveva fatto nella passata stagione. Dovesse riuscirci supererebbe non solo le 55 vittorie in coppa della svizzera Vreni Schneider ma sarebbe a portata di mano già in questa stagione il record di 62 vittorie dell'austriaca Anne Marie Moser Proell, la più grande sciatrice di tutti i tempi.