James tuttosprint, a 12 anni il nuovo Bolt stupisce il mondo
Altri SportFerma il crono a 11.72 secondi sui 100, 23.76 sui duecento. A dodici anni. Il piccolo Gallaugher, australiano del Nuovo Galles del Sud, è un ragazzo prodigio dell'atletica: alla sua età, mai nessuno è stato così veloce in Australia o negli Stati Uniti
di Christian Giordano
11.72 secondi sui cento, 23.76 sui duecento. A dodici anni. E una rimonta in allungo, al mondo, che s'è vista solo con Usain Bolt. E infatti non potevano che paragonarlo al fenomeno giamaicano questo fenomeno che di nome fa James Gallaugher, ragazzino-prodigio dello sprint australiano che per tutti è già "il nuovo Bolt".
Il contesto non era dei più proibitivi, la finale di staffetta 4x100 delle scuole medie del Nuovo Galles del Sud. Ma il cronometro parla da solo: e con quel tempo, 11.72, avrebbe conquistato l'oro alla prima edizione dell'Olimpiade, perché ad Atene 1896 lo statunitense Francis Lane si impose in 12,2 secondi. Alla sua età, mai nessuno è stato così veloce in Australia o negli Stati Uniti, storicamente terre che di velocisti se ne intendono.
Come il suo allenatore, Scott Richardson, tre volte campione australiano e medaglia d'oro ai Giochi PanPacifici. Uno che negli venti ultimi anni ha sfidato e si è allenato con i migliori velocisti al mondo. Richardosn è sicuro che uno così è destinato a una grande carriera. Ma il baby-Bolt non sa ancora in che sport. Quattro grandi club australiani di rugby lo stanno seguendo, e così l'istituto Michael Johnson dell'Ohio. A lui piace anche il football, perché "è divertente giocare con i compagni. Ma lo ancora di più stare davanti a tutti". Magari in rimonta, alla Bolt. Sennò che gusto c'è?
11.72 secondi sui cento, 23.76 sui duecento. A dodici anni. E una rimonta in allungo, al mondo, che s'è vista solo con Usain Bolt. E infatti non potevano che paragonarlo al fenomeno giamaicano questo fenomeno che di nome fa James Gallaugher, ragazzino-prodigio dello sprint australiano che per tutti è già "il nuovo Bolt".
Il contesto non era dei più proibitivi, la finale di staffetta 4x100 delle scuole medie del Nuovo Galles del Sud. Ma il cronometro parla da solo: e con quel tempo, 11.72, avrebbe conquistato l'oro alla prima edizione dell'Olimpiade, perché ad Atene 1896 lo statunitense Francis Lane si impose in 12,2 secondi. Alla sua età, mai nessuno è stato così veloce in Australia o negli Stati Uniti, storicamente terre che di velocisti se ne intendono.
Come il suo allenatore, Scott Richardson, tre volte campione australiano e medaglia d'oro ai Giochi PanPacifici. Uno che negli venti ultimi anni ha sfidato e si è allenato con i migliori velocisti al mondo. Richardosn è sicuro che uno così è destinato a una grande carriera. Ma il baby-Bolt non sa ancora in che sport. Quattro grandi club australiani di rugby lo stanno seguendo, e così l'istituto Michael Johnson dell'Ohio. A lui piace anche il football, perché "è divertente giocare con i compagni. Ma lo ancora di più stare davanti a tutti". Magari in rimonta, alla Bolt. Sennò che gusto c'è?