Chiude in bellezza, ma chiude: "Dopo otto anni ricchi di successi sportivi ed enormi soddisfazioni umane, è arrivato il giorno di lasciare l'Italia". Inutile l'appello dei protagonisti di Londra, che hanno cercato fino all'ultimo di trattenerlo
Tutto come previsto, purtroppo. L'annuncio ufficiale è arrivato: il ct delle medaglie, Stefano Cerioni, ha fatto le valigie, in mano ha già il biglietto con la prossima destinazione: la Russia. "Una decisione difficile e sofferta", ammette, "come tutte quelle che vanno ad incidere profondamente sulla vita delle persone".
PRONTO PER UNA NUOVA AVVENTURA - Cerioni lascia dopo otto anni di successi: "l'elenco delle vittorie che abbiamo ottenuto insieme sarebbe troppo lungo. Sono nella storia di questo sport e sono tutte scolpite nel mio cuore". Immediato il pensiero ai ragazzi di Londra e non solo: "un abbraccio grandissimo a tutte le atlete e a tutti gli atleti, i maestri e lo staff del settore assoluto e giovanile. In una parola a tutto il gruppo, il 'mio Gruppo', con il quale ho condiviso un percorso umano e professionale che segnerà per sempre la mia vita". "La mia storia di uomo e di atleta è stata attraversata costantemente dalle sfide", continua Cerioni, "ora vado ad affrontarne un'altra. Per mettermi in discussione, per crescere, per cercare nuovi stimoli. Grazie di cuore e un abbraccio a tutti". Riguardo l'aspetto economico, l'ex ct ammette: "Comprendo le difficoltà finanziarie legate al contesto generale di crisi, che hanno impedito alla Federazione di poterci incontrarci su una proposta economica soddisfacente per entrambi".
VANO L'ULTIMO TENTATIVO DEI SUOI - Non è bastato l'appello contro la fuga di maestri dello scherma all'estero firmato Di Francisca, Errigo, Baldini, Aspromonte, Avola, rientrati con l'oro al collo da Londra 2012 (tra i grandi mancava solo Valentina Vezzali, che aveva dichiarato di condividere lo spirito ed i contenuti della lettera, non la tempistica dell'invio). Lettera diffusa martedì, che chiudeva così: "Il quadriennio olimpico appena concluso ha portato grandi soddisfazioni ad atleti e staff sotto lo sguardo attento del commissario tecnico Stefano Cerioni, coadiuvato da uno staff composto da grandi maestri, ma soprattutto da grandi uomini che hanno saputo gestire caratteri e personalità di atleti completamente diversi tra loro, creando sinergie e coesione. Un gruppo di lavoro, un patrimonio che rappresenta uno dei fiori all’occhiello del nostro Paese. Accanto all’orgoglio per questa eccellenza, che ci caratterizza a livello mondiale, si associa però il dispiacere per la possibile fuga di competenze tecniche all’estero".
PRONTO PER UNA NUOVA AVVENTURA - Cerioni lascia dopo otto anni di successi: "l'elenco delle vittorie che abbiamo ottenuto insieme sarebbe troppo lungo. Sono nella storia di questo sport e sono tutte scolpite nel mio cuore". Immediato il pensiero ai ragazzi di Londra e non solo: "un abbraccio grandissimo a tutte le atlete e a tutti gli atleti, i maestri e lo staff del settore assoluto e giovanile. In una parola a tutto il gruppo, il 'mio Gruppo', con il quale ho condiviso un percorso umano e professionale che segnerà per sempre la mia vita". "La mia storia di uomo e di atleta è stata attraversata costantemente dalle sfide", continua Cerioni, "ora vado ad affrontarne un'altra. Per mettermi in discussione, per crescere, per cercare nuovi stimoli. Grazie di cuore e un abbraccio a tutti". Riguardo l'aspetto economico, l'ex ct ammette: "Comprendo le difficoltà finanziarie legate al contesto generale di crisi, che hanno impedito alla Federazione di poterci incontrarci su una proposta economica soddisfacente per entrambi".
VANO L'ULTIMO TENTATIVO DEI SUOI - Non è bastato l'appello contro la fuga di maestri dello scherma all'estero firmato Di Francisca, Errigo, Baldini, Aspromonte, Avola, rientrati con l'oro al collo da Londra 2012 (tra i grandi mancava solo Valentina Vezzali, che aveva dichiarato di condividere lo spirito ed i contenuti della lettera, non la tempistica dell'invio). Lettera diffusa martedì, che chiudeva così: "Il quadriennio olimpico appena concluso ha portato grandi soddisfazioni ad atleti e staff sotto lo sguardo attento del commissario tecnico Stefano Cerioni, coadiuvato da uno staff composto da grandi maestri, ma soprattutto da grandi uomini che hanno saputo gestire caratteri e personalità di atleti completamente diversi tra loro, creando sinergie e coesione. Un gruppo di lavoro, un patrimonio che rappresenta uno dei fiori all’occhiello del nostro Paese. Accanto all’orgoglio per questa eccellenza, che ci caratterizza a livello mondiale, si associa però il dispiacere per la possibile fuga di competenze tecniche all’estero".