Schladming, Hirscher campione del mondo. Moelgg fuori
Altri SportNello slalom speciale maschile, ultima prova del mondiale 2013, la spunta l'austriaco, davanti al tedesco Neureuther e al connazionale Mario Matt. Inforca l'azzurro, quarto dopo la prima manche
Alla fine ha vinto il più forte. Nello slalom speciale maschile, l'ultima gara dei Mondiali di Schladming, l'austriaco Marcel Hirscher si è aggiudicato la medaglia d'oro, precedendo il tedesco Felix Neureuther e il connazionale Mario Matt. Delusione azzurri. Escono Manfred Moelgg che nella prima manche si era piazzato quarto e Patrick Thaler, mentre Stefano Gross si piazza undicesimo.
Finalmente è Austria Felix - Manfred Moelgg dunque non ce l'ha fatta: un'inforcata e via. Nella seconda manche i sogni di altra gloria azzurra - come era successo in gigante - sono finiti in un attimo, con il colpo secco dello sci che centra il palo. Succede, peccato che sia accaduto nello slalom mondiale che ha chiuso la competizione di Schladming. Marcel Hirscher, il salvatore della patria dello sci, ha portato finalmente a casa un oro individuale per il suo paese. In più - mentre l'argento è andato a Felix Neureuther, tedesco figlio d'arte allevato da mamma Rosi Mittermaier e papà Felix, due grandissimi delle nevi - con Mario Matt l'Austria ha preso pure il bronzo. Così, nell'ultimo giorno di gare, è finalmente Austria Felix, come ai tempi del grande imperatore.
Marcel, che fuoriclasse - Tutto si può dire, comunque, tranne che questo sia stato un risultato casuale sulla ripida Planai, davanti a 50 mila spettatori e con una temperatura primaverile che ha un po' ammorbidito la pista. Sul podio sono finiti i migliori della stagione, i più forti. Dei tre, il solo Matt in questa stagione non ha vinto ma è stato due volte sul podio. In più Mario è asso d'altri tempi e di grande tenuta visto che è già stato campione del mondo in speciale nel lontano 2001 e poi nel 2007. Ma ancor più grande il merito di Hirscher: un funambolo tra le porte, capace di recuperare anche nelle situazioni impossibili, con una reattività eccezionale. A 23 anni, Marcel - 1 metro e 73 per 73 kg - ha già vinto una coppa del mondo e marcia verso la conquista della seconda. In coppa del mondo - slalomista e gigantista eccellente - si è infatti imposto già 18 volte, sei in questa stagione.
Tre le medaglie azzurre - "E' un buon bilancio", secondo il presidente della Fisi, Flavio Roda, quello dei Mondiali di Schladming. "Ma ora si deve andare avanti perché il prossimo anno ci sono le Olimpiadi di Sochi, in Russia. Il Coni ci deve aiutare con maggiori risorse economiche. Non credo si voglia che la nostra federazione partecipi solo per partecipare, ma per portare medaglie all'Italia", ha detto ancora Roda. Il bilancio di Schladming è presto detto: due argenti in discesa con Dominik Paris e con Nadia Fanchini, un bronzo in slalom gigante con Manfred Molegg. "Nel settore maschile il risultato è lo specchio positivo di un andamento stagionale, sia nella velocità sia nelle discipline tecniche. Due anni fa a Garmisch le medaglie furono di più, ma fu anche un risultato un po' a sorpresa rispetto a una stagione di coppa del mondo che non era stata esaltante come questa", ha spiegato Roda, che guida la Fisi dal marzo scorso.
Finalmente è Austria Felix - Manfred Moelgg dunque non ce l'ha fatta: un'inforcata e via. Nella seconda manche i sogni di altra gloria azzurra - come era successo in gigante - sono finiti in un attimo, con il colpo secco dello sci che centra il palo. Succede, peccato che sia accaduto nello slalom mondiale che ha chiuso la competizione di Schladming. Marcel Hirscher, il salvatore della patria dello sci, ha portato finalmente a casa un oro individuale per il suo paese. In più - mentre l'argento è andato a Felix Neureuther, tedesco figlio d'arte allevato da mamma Rosi Mittermaier e papà Felix, due grandissimi delle nevi - con Mario Matt l'Austria ha preso pure il bronzo. Così, nell'ultimo giorno di gare, è finalmente Austria Felix, come ai tempi del grande imperatore.
Marcel, che fuoriclasse - Tutto si può dire, comunque, tranne che questo sia stato un risultato casuale sulla ripida Planai, davanti a 50 mila spettatori e con una temperatura primaverile che ha un po' ammorbidito la pista. Sul podio sono finiti i migliori della stagione, i più forti. Dei tre, il solo Matt in questa stagione non ha vinto ma è stato due volte sul podio. In più Mario è asso d'altri tempi e di grande tenuta visto che è già stato campione del mondo in speciale nel lontano 2001 e poi nel 2007. Ma ancor più grande il merito di Hirscher: un funambolo tra le porte, capace di recuperare anche nelle situazioni impossibili, con una reattività eccezionale. A 23 anni, Marcel - 1 metro e 73 per 73 kg - ha già vinto una coppa del mondo e marcia verso la conquista della seconda. In coppa del mondo - slalomista e gigantista eccellente - si è infatti imposto già 18 volte, sei in questa stagione.
Tre le medaglie azzurre - "E' un buon bilancio", secondo il presidente della Fisi, Flavio Roda, quello dei Mondiali di Schladming. "Ma ora si deve andare avanti perché il prossimo anno ci sono le Olimpiadi di Sochi, in Russia. Il Coni ci deve aiutare con maggiori risorse economiche. Non credo si voglia che la nostra federazione partecipi solo per partecipare, ma per portare medaglie all'Italia", ha detto ancora Roda. Il bilancio di Schladming è presto detto: due argenti in discesa con Dominik Paris e con Nadia Fanchini, un bronzo in slalom gigante con Manfred Molegg. "Nel settore maschile il risultato è lo specchio positivo di un andamento stagionale, sia nella velocità sia nelle discipline tecniche. Due anni fa a Garmisch le medaglie furono di più, ma fu anche un risultato un po' a sorpresa rispetto a una stagione di coppa del mondo che non era stata esaltante come questa", ha spiegato Roda, che guida la Fisi dal marzo scorso.