Un anno dopo Sandy: New York si riprende la sua Maratona
Altri SportOltre 50mila partecipanti e 2 milioni di spettatori previsti per la 44.a edizione della corsa più famosa al mondo. Lo scorso anno fu fermata da un uragano. Molte misure di sicurezza dopo gli attentati dell'aprile 2012 a Boston
Dicono che correrla abbia quasi del mistico. Dicono, poi, che qui ogni volta sia davvero come la prima. La Maratona di New York è anche questo per chi fa del running una parte fondamentale, e talvolta un chiodo fisso, della propria vita. Domenica 3 novembre torna l'evento sportivo globale capace di coninvolgere, tra partecipanti e spettatori, milioni di persone.
Un anno dopo l'uragano Sandy - La descrivono in tanti modi: la corsa perfetta, il più spettacolare evento al mondo, l'amplesso tra asfalto, gambe e mente. Stavolta, però, correrla avrà un significato in più. A un anno esatto dal disastro provocato dall'uragano Sandy, che annullò l'edizione 2012, New York si riprende la Maratona e, in un certo senso, si riappropria definitivamente della sua identità.
La sicurezza - Come se non bastasse il ricordo di Sandy, il pensiero va anche a Boston, all'attentato del 15 aprile scorso, quando morirono tre persone e diversi furono i feriti. "Non c'è alcuna minaccia specifica", ha rassicurato il capo del New York Police Department, Ray Kelly, che giorni fa ha illustrato il piano messo a punto con l'amministrazione Bloomberg per garantire la massima sicurezza: telecamere mobili, controlli a tappeto su zaini, borse e borsoni, impiego di cani specializzati nell'individuare esplosivi e l'eventuale presenza di attentatori suicidi.
I numeri - Saranno oltre 50.000 i partecipanti, tra professionisti e amatoriali, con 2 milioni di spettatori previsti lungo il percorso. La prima Maratona di New York si svolse nel 1970 all'interno di Central Park, mentre nel 1976, in occasione del bicentenario dell'Indipendenza degli USA, l'organizzazione ridisegnò il percorso per attraversare i cinque distretti di New York: Staten Island, Brooklyn, Queens, Bronx e Manhattan. Con traguardo, ovviamente, fissato in Central Park.
Il percorso - Partenza da Staten Island (Ponte di Verrazzano) dove, per evitare "traffico", sono stati programmati quattro orari di start (9.40, 10.05, 10.30, 10.55). Superato il Ponte di Verrazzano si prosegue fino al quartiere di Brooklyn e di seguito nel distretto del Queens. Si raggiunge il Queensborough Bridge attraversato il quale ha inizio la 1st Avenue. La gara prosegue lungo First Avenue, il Bronx e Harlem. Successivamente il centro di Manhattan lungo la 5th Avenue, per arrivare alla Finish Line di Central Park. Il tempo limite sarà di 8 ore ed il percorso verrà chiuso alle ore 19.00.
Da San Patrignano a NY - La corsa come "meravigliosa metafora" del percorso di recupero in comunità. Il taglio di un traguardo faticoso e difficile come punto di partenza per una nuova esistenza. Non c'è solo la simbologia ma anche un elevato valore sportivo e sociale nel progetto "Oltre il traguardo" presentato a New York, proprio alla vigilia della Maratona, da Letizia Moratti, ambasciatrice di San Patrignano, la comunità di recupero per tossicodipendenti più importante d'Europa. Un progetto che domani, nella Grande Mela, vedrà ai blocchi di partenza, fra migliaia di partecipanti, anche una decina di giovani residenti della comunità. Sarà il loro debutto.
Iron Alex - Dopo la scoperta dell'handbike, che nel 2007 segnò il suo esordio sui 42,195 chilometri più famosi del mondo, Alex Zanardi, eroe paralimpico di Londra 2012, è pronto per un'altra delle sue: attraversare la "Grande Mela" in carrozzina. "E' una disciplina dell'atletica paralimpica con una lunga tradizione, ma io la scopro in questa occasione. Che Dio me la mandi buona!", ha detto l'ex pilota di Formula 1.
Un anno dopo l'uragano Sandy - La descrivono in tanti modi: la corsa perfetta, il più spettacolare evento al mondo, l'amplesso tra asfalto, gambe e mente. Stavolta, però, correrla avrà un significato in più. A un anno esatto dal disastro provocato dall'uragano Sandy, che annullò l'edizione 2012, New York si riprende la Maratona e, in un certo senso, si riappropria definitivamente della sua identità.
La sicurezza - Come se non bastasse il ricordo di Sandy, il pensiero va anche a Boston, all'attentato del 15 aprile scorso, quando morirono tre persone e diversi furono i feriti. "Non c'è alcuna minaccia specifica", ha rassicurato il capo del New York Police Department, Ray Kelly, che giorni fa ha illustrato il piano messo a punto con l'amministrazione Bloomberg per garantire la massima sicurezza: telecamere mobili, controlli a tappeto su zaini, borse e borsoni, impiego di cani specializzati nell'individuare esplosivi e l'eventuale presenza di attentatori suicidi.
I numeri - Saranno oltre 50.000 i partecipanti, tra professionisti e amatoriali, con 2 milioni di spettatori previsti lungo il percorso. La prima Maratona di New York si svolse nel 1970 all'interno di Central Park, mentre nel 1976, in occasione del bicentenario dell'Indipendenza degli USA, l'organizzazione ridisegnò il percorso per attraversare i cinque distretti di New York: Staten Island, Brooklyn, Queens, Bronx e Manhattan. Con traguardo, ovviamente, fissato in Central Park.
Il percorso - Partenza da Staten Island (Ponte di Verrazzano) dove, per evitare "traffico", sono stati programmati quattro orari di start (9.40, 10.05, 10.30, 10.55). Superato il Ponte di Verrazzano si prosegue fino al quartiere di Brooklyn e di seguito nel distretto del Queens. Si raggiunge il Queensborough Bridge attraversato il quale ha inizio la 1st Avenue. La gara prosegue lungo First Avenue, il Bronx e Harlem. Successivamente il centro di Manhattan lungo la 5th Avenue, per arrivare alla Finish Line di Central Park. Il tempo limite sarà di 8 ore ed il percorso verrà chiuso alle ore 19.00.
Da San Patrignano a NY - La corsa come "meravigliosa metafora" del percorso di recupero in comunità. Il taglio di un traguardo faticoso e difficile come punto di partenza per una nuova esistenza. Non c'è solo la simbologia ma anche un elevato valore sportivo e sociale nel progetto "Oltre il traguardo" presentato a New York, proprio alla vigilia della Maratona, da Letizia Moratti, ambasciatrice di San Patrignano, la comunità di recupero per tossicodipendenti più importante d'Europa. Un progetto che domani, nella Grande Mela, vedrà ai blocchi di partenza, fra migliaia di partecipanti, anche una decina di giovani residenti della comunità. Sarà il loro debutto.
Iron Alex - Dopo la scoperta dell'handbike, che nel 2007 segnò il suo esordio sui 42,195 chilometri più famosi del mondo, Alex Zanardi, eroe paralimpico di Londra 2012, è pronto per un'altra delle sue: attraversare la "Grande Mela" in carrozzina. "E' una disciplina dell'atletica paralimpica con una lunga tradizione, ma io la scopro in questa occasione. Che Dio me la mandi buona!", ha detto l'ex pilota di Formula 1.