Rivoluzione negli scacchi, Carlsen campione giovane e bello
Altri SportCompirà 23 anni la prossima settimana: il giovane norvegese è il nuovo campione del mondo di scacchi. Storia di un ragazzo prodigio che batte gli avversari tra un set fotografico e le copertine delle riviste patinate
di Luciano Cremona
Compirà 23 anni la prossima settimana, è norvegese, bello, è stato sulla copertina di GQ e in una delle ultime uscite con uno dei suoi sponsor ha posato davanti ai fotografi con la bellissima Liv Tyler. No, non è l'ultima star pop della musica, ma il nuovo campione del mondo di scacchi. Non è uno scherzo, e sì, la guerra fredda e il match del secolo tra Spasskkij e Fischer sono lontani anni luce. Perché Magnus Carlsen sta riscrivendo la storia degli scacchi. E, come detto, ha appena 22 anni.
Magnus ha battuto Viswanathan Anand, indiano di 42 anni, un pezzo di storia degli scacchi, campione del mondo in carica. Lo ha battuto 6,5 a 3,5. Ma al di là del risultato in sé, quasi naturale a considerare la folgorante carriera di Carlsen, al top della classifica mondiale dal 2010, a fare notizia è la straordinaria ventata di novità che porta in un mondo che tutti pensavano ingessato e fermo, appunto, alle sfide tra Unione Sovietica e Stati Uniti, oppure alle imprese di Kasparov e del super computer IBM Deep Blur.
Non andava ancora alle elementari, Magnus, che già conosceva a memoria tutte le provincie norvegesi, e mandava a mente un'enormità di informazioni. A otto anni decide di sfidare la sorella più grande, appassionata di scacchi. Scocca la scintilla: cinque anni più tardi diventa il più giovane Gran Maestro della storia. Per intenderci, Kasparov lo è diventato a 17 anni. Il giovane ragazzo norvegese viene subito ribattezzato "il Mozart degli scacchi". La sua scalata è implacabile.
Niente università, perché la scuola non lo entusiasma, anzi lo annoia. Magnus gioca a scacchi e lo fa di professione. E poi ha una particolarità: è un bel ragazzo, a tal punto da diventare un volto per sponsor importanti. Firma contratti che gli permettono ogni anno di incassare più di un milione di dollari. Finisce sulla copertina di GQ, a tempo perso fa il fotomodello, posa con le star nelle serate di gala. Anzi, è lui la star. Cosmopolitan lo ha da poco eletto come uomo più sexy del 2013. Qualcuno gli cambia appellativo: da Mozart a Justin Bieber degli scacchi.
Di notte sogna di perdere contro avversari molto più scarsi di lui o di non arrivare in tempo alle partite. Quando gioca, ha un metodo totalmente nuovo, aggressivo e basato sulle sue intuizioni. Non sta ore a valutare le mosse, in dieci secondi sa già cosa deve fare, il resto del tempo lo passa a controllare che la sua pensata sia corretta. Magnus, il secondo occidentale a sfondare veramente negli scacchi dopo Fischer ha rivelato che il suo avversario principale nei prossimi anni sarà l'italiano Fabiano Caruana, classe 1992 e attualmente numero 5 del mondo. Ventenni al comando, insomma, negli scacchi: e stop ai secchioni con gli occhiali, largo alle star. È proprio cambiato tutto, se è vero che erano i quarantenni a dominare. Ma di fronte a un genio, la carta d'identità non conta. Perché, sì, gli è stato chiesto: "Magnus Carlsen, tu sei un genio, vero?". "No, sono soltanto molto bravo in quello che faccio". Scacco matto.
Compirà 23 anni la prossima settimana, è norvegese, bello, è stato sulla copertina di GQ e in una delle ultime uscite con uno dei suoi sponsor ha posato davanti ai fotografi con la bellissima Liv Tyler. No, non è l'ultima star pop della musica, ma il nuovo campione del mondo di scacchi. Non è uno scherzo, e sì, la guerra fredda e il match del secolo tra Spasskkij e Fischer sono lontani anni luce. Perché Magnus Carlsen sta riscrivendo la storia degli scacchi. E, come detto, ha appena 22 anni.
Magnus ha battuto Viswanathan Anand, indiano di 42 anni, un pezzo di storia degli scacchi, campione del mondo in carica. Lo ha battuto 6,5 a 3,5. Ma al di là del risultato in sé, quasi naturale a considerare la folgorante carriera di Carlsen, al top della classifica mondiale dal 2010, a fare notizia è la straordinaria ventata di novità che porta in un mondo che tutti pensavano ingessato e fermo, appunto, alle sfide tra Unione Sovietica e Stati Uniti, oppure alle imprese di Kasparov e del super computer IBM Deep Blur.
Non andava ancora alle elementari, Magnus, che già conosceva a memoria tutte le provincie norvegesi, e mandava a mente un'enormità di informazioni. A otto anni decide di sfidare la sorella più grande, appassionata di scacchi. Scocca la scintilla: cinque anni più tardi diventa il più giovane Gran Maestro della storia. Per intenderci, Kasparov lo è diventato a 17 anni. Il giovane ragazzo norvegese viene subito ribattezzato "il Mozart degli scacchi". La sua scalata è implacabile.
Niente università, perché la scuola non lo entusiasma, anzi lo annoia. Magnus gioca a scacchi e lo fa di professione. E poi ha una particolarità: è un bel ragazzo, a tal punto da diventare un volto per sponsor importanti. Firma contratti che gli permettono ogni anno di incassare più di un milione di dollari. Finisce sulla copertina di GQ, a tempo perso fa il fotomodello, posa con le star nelle serate di gala. Anzi, è lui la star. Cosmopolitan lo ha da poco eletto come uomo più sexy del 2013. Qualcuno gli cambia appellativo: da Mozart a Justin Bieber degli scacchi.
Di notte sogna di perdere contro avversari molto più scarsi di lui o di non arrivare in tempo alle partite. Quando gioca, ha un metodo totalmente nuovo, aggressivo e basato sulle sue intuizioni. Non sta ore a valutare le mosse, in dieci secondi sa già cosa deve fare, il resto del tempo lo passa a controllare che la sua pensata sia corretta. Magnus, il secondo occidentale a sfondare veramente negli scacchi dopo Fischer ha rivelato che il suo avversario principale nei prossimi anni sarà l'italiano Fabiano Caruana, classe 1992 e attualmente numero 5 del mondo. Ventenni al comando, insomma, negli scacchi: e stop ai secchioni con gli occhiali, largo alle star. È proprio cambiato tutto, se è vero che erano i quarantenni a dominare. Ma di fronte a un genio, la carta d'identità non conta. Perché, sì, gli è stato chiesto: "Magnus Carlsen, tu sei un genio, vero?". "No, sono soltanto molto bravo in quello che faccio". Scacco matto.