Mondo in lacrime per Nelson Mandela, capitano dell'anima
Altri SportLeader del movimento anti-apartheid, Premio Nobel per la pace nel 1993, Presidente del Sudafrica dal 1994 al 1999, ma prima di tutto un gigante nella difesa dei diritti umani e un grande amico dello sport. Ecco chi era Nelson Mandela
di Giovanni Bruno
Apartheid: la netta divisione, l'emarginazione di una nazione. La storia di un uomo corre di pari passo con la storia di questa nazione: il Sudafrica. L'uomo è Nelson Mandela. Il suo sorriso con la Coppa del mondo di calcio al momento della proclamazione della sua terra fa quasi tenerezza, un amorevole abbraccio nal mondo, che ritorni in Africa. E' un ripetere l'orgoglioso richiamo nel 1995: un'altra Coppa, un altro sport, il rugby. Un discorso per urlare al mondo intero la libertà di un popolo. E il trionfo nel campo, nell'aver scardinato anche indossando la maglia del capitano Francois Pienaar anche l'ultima roccaforte bianca. "Grazie per quello che avete fatto per il Sudafrica", le parole di Mandela. "Presidente lei si sbaglia, sono io che ringrazio lei per quello che ha fatto per il Sudafrica".
27 anni di reclusione, di cui 18 a Robben Island. Detenuto numero 46664. 18 anni in due metri quadrati di cella. Prigioniero sempre del suo simbolo, della bellezza della sua terra, delle immagini che lo hanno raccontato.
Apartheid: la netta divisione, l'emarginazione di una nazione. La storia di un uomo corre di pari passo con la storia di questa nazione: il Sudafrica. L'uomo è Nelson Mandela. Il suo sorriso con la Coppa del mondo di calcio al momento della proclamazione della sua terra fa quasi tenerezza, un amorevole abbraccio nal mondo, che ritorni in Africa. E' un ripetere l'orgoglioso richiamo nel 1995: un'altra Coppa, un altro sport, il rugby. Un discorso per urlare al mondo intero la libertà di un popolo. E il trionfo nel campo, nell'aver scardinato anche indossando la maglia del capitano Francois Pienaar anche l'ultima roccaforte bianca. "Grazie per quello che avete fatto per il Sudafrica", le parole di Mandela. "Presidente lei si sbaglia, sono io che ringrazio lei per quello che ha fatto per il Sudafrica".
27 anni di reclusione, di cui 18 a Robben Island. Detenuto numero 46664. 18 anni in due metri quadrati di cella. Prigioniero sempre del suo simbolo, della bellezza della sua terra, delle immagini che lo hanno raccontato.