SOTTOZERO a San Candido: piste da brividi e storie fiabesche

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Il panorama di San Candido dalla pista di SkiCross (Foto Getty)
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Dalla leggenda del gigante cattivo (Hauno) contro quello buono (Huno) al tracciato della Croda Rossa (pendenza massima 71 percento): ecco il passato e il presente di San Candido

Le piste
Lo Ski-Carosello Sextner Dolomiten-Alta Pusteria, raggiungibile senza auto grazie al treno dello sci e immerso nelle dolomiti di Sesto, vanta 85 km di piste (estendibili fino a oltre 1200 km con il pass Dolomiti Super Ski) tra sci, snowboard e slittino. Qui si trova la pista più ripida dell'Alto Adige, la Holzriese nell'area sciistica Croda Rossa (pendenza massima 71%). Da provare il Giro delle Cime, 10mila km di dislivello e oltre 30 km tra le zone di Monte Elmo, Croda Rossa, Paso Monte Croce e la veneta Val Comelico.

Le origini

San Candido, Innichen in tedesco, è terra di confine: l'Austria è a un passo, anzi, a volerla dire tutta dal punto di vista geografico ci troviamo già in territorio austriaco: il paese si trova al di là dello spartiacque alpino.
Come centro religioso si sviluppò nel 769 attorno al monastero benedettino - dal 1403 complesso della Collegiata - costruito per convertire gli slavi, allora insediati da queste parti.
San Candido è sovrastata dalla cima dolomitica Rocca dei Baranci, il cui nome in tedesco, Haunold, rimanda alla leggenda del gigante cattivo (Hauno) che razziò la Pusteria e di quello buono (Huno) che la difese, salvo poi essere ucciso dagli abitanti di San Candido a causa delle esorbitanti richieste di cibo.