SOTTOZERO in Val Gardena: regno della Saslong, nera da paura

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A comandare in Val Gardena è la pista nera della Saslong, con pendenza massima oltre il 55% (Foto Getty)
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L'Alto Adige qui, si fa in tre: tre lingue (ladino, italiano, tedesco) e tre comuni (Ortisei, S. Cristina, Selva), nella cornice della "più bella opera architettonica del mondo" (parola di Le Corbusier), dominata dalla Saslong

Le piste
Le gare di Coppa del mondo si svolgono sulla Saslong, nera da brivido con pendenza massima che supera il 55% che attraverso le Gobbe del Cammello e la “S” supertecnica del Ciaslat precipita nell'abitato di Santa Cristina, costeggiando le rocciose pareti del Sassolungo. Ma sul versante opposto, nell'abitato di Selva, imperdibile per i cultori dello sci di alta qualità è la Dantercepies, che scende in paese da quota 2300, sempre splendidamente assolata. Tra Santa Cristina e Selva, invece, gli impianti di risalita si arrampicano sino al colle del Seceda, quota 2103. Da dove si può decidere di piombare lungo una magnifica e interminabile pista rossa sino a Ortisei.

Una volta a Ortisei si può scegliere di guadagnare uno degli altopiani più belli del mondo: la funivia sale infatti all'Alpe di Siusi, fiabesco panorama, paradiso del fondo.  Ma, dalla Bullaccia, chi sa sciare si diverte di sicuro andando in cima ai 220 metri della Goldknopf, la "punta d’Oro" ai piedi dello Sciliar. Larga, veloce, godibilissima la rossa che si spalanca davanti. Tornati a Selva, un'alternativa è il "panettone" naturale del Plan de Gralba: da qui una serie di rosse permettono di infilarsi nel Sella Ronde, il mitico tour del Gruppo del Sella. Ma questa è un'altra storia. Non è più Val Gardena. E’ solo il paradiso.

Le origini

Non è che avete bevuto troppi bombardini, se vedete cartelli stradali scritti in tre lingue diverse. Semplicemente vi trovate in Val Gardena, dove oltre l'80% della popolazione è di madrelingua ladina. Tre lingue (anche italiano e tedesco: siamo pur sempre in Alto Adige), tre paesi: Ortisei, il più grande, famoso per le sculture in legno e per essere il paese natio del più grande genio italiano di musica elettronica, Giorgio Moroder; Santa Cristina, per sciatori (qui arriva la mitica Saslong) che amano anche la mondanità; Selva, a fondovalle, tra sport, divertimento e natura. E comunque non guardate troppo i cartelli: alzate lo sguardo e godetevi "la più bella opera architettonica al mondo". Parola di Le Corbusier.