Un Razzo a Kitzbuehel, a caccia del pass olimpico

Altri Sport
Giuliano Razzoli punta l'obiettivo: la qualificazioni per le Olimpiadi di Sochi
giuliano_razzoli_2014_getty

L'INTERVISTA. Il campione emiliano, oro nello slalom a Vancouver 2010, deve guadagnarsi la chiamata a Sochi: "Su queste nevi ho sempre fatto bene, speriamo sia di buon auspicio. E' una pista unica, con tante curve e stradine, piena di fascino"

di Matteo Veronese

Giuliano Razzoli va a caccia del pass olimpico sulle nevi di Kitzbuehel, pista che in passato gli ha regalato diverse soddisfazioni e due podi, nel 2010 (proprio prima di imbarcarsi per Vancouver) e nel 2011. La medaglia d'oro alle Olimpiadi canadesi nello slalom speciale ha ancora a disposizione due occasioni per guadagnarsi la chiamata a Sochi, ma appare tranquillo e rilassato esattamente come quattro anni fa, a pochi giorni dalla discesa che gli avrebbe cambiato la vita: "Non è stata una stagione fortunatissima ma sto meglio, ci sono ancora queste due carte da giocarsi e vediamo come andrà"

La gara in Austria è stata anticipata, il tempo non promette bene, però tu hai bei ricordi su queste nevi
"La pista è particolare, molte curve, molte stradine... E' una pista storica che ha un fascino unico. Poi qui c'è da dire che ho sempre fatto bene e speriamo che proprio su questa pista arrivi un buon risultato, quello che aspetto!"

Hai avuto dolori alla schiena che hanno condizionato la prima parte di stagione, come stai ora?
"Purtroppo è così, però ora va meglio e sono pronto per queste due gare, carico, motivato"

Arrivare eventualmente a Sochi "a fari spenti" non potrebbe essere un vantaggio?
"Ah, chi può dirlo? Intanto sarebbe stato meglio fare qualche bel risultato prima, però non si sa mai. Mancano ancora due gare, sono due buone occasioni e cercherò ovviamente di mettercela tutta"