Schladming, la prima volta di Kristoffersen. Settimo Moelgg

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Il norvegese Henrik Kristoffersen ha vinto la sua prima gara di Coppa del Mondo a Schladming
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Il 19enne norvegese trionfa per la prima volta in carriera in Coppa del mondo nello slalom in notturna austriaco. Alle sue spalle Hirscher e Neureuther. Miglior piazzamento in stagione per Razzoli: 13esimo

Lo slalom speciale di coppa del mondo di Schladming è stato vinto a sorpresa dal norvegese di 19 anni Henrick Kristoffersen - primo successo in carriera - con il tempo di 1.47.43 davanti all'austriaco Marcel Hirscher in 1.47.61 ed al tedesco Felix Neureuther in 1.47.62.  Mentre Patrick Thaler ha inforcato, miglior azzurro è stato - in una seconda manche che girava molto creando problemi a tanti atleti - Manfred Moelgg, settimo in 1.48.99. Per gli azzurri poi ci sono Giuliano Razzoli 13/o in 1.50.12, Christian Deville 18/o in 1.50.49 e Riccardo Tonetti 26/o in 1.53.49. La coppa del mondo uomini nel prossimo fine settimana fa tappa a St Moritz dove - ultimi appuntamenti prima di Sochi 2014 - sabato ci sarà una discesa e domenica un gigante in sostituzione delle gare cancellate a Garmisch-Partenkirchen per mancanza di neve.

Prima Manche
- Dopo la prima manche dello slalom speciale di cdm di Schladming al comando c'era l'austriaco Mario Matt in 50.63 davanti al norvegese Henrik Kristoffersen in 50.72 e lo svedese Mattias Hargin in 50.73, con i primi tre racchiusi in 10 centesimi di secondo. Il quotatissimo austriaco Marcel Hirscher 4° con soli 16 centesimi di ritardo da Matt. Per l'Italia il migliore era stato Manfred Moelgg 7° in 51.27. Più indietro Patrick Thaler che, con un errore a ridosso del traguardo, ha chiuso in 51.92. Poi Giuliano Razzoli 15° in 52.43. Decisamente in ritardo Christian Deville in 53.56. Il trentino Stefano Gross ha invece inforcato subito dopo il via, già alla quinta porta. Si è gareggiato sotto una leggera nevicata e alla luce dei riflettori sulla ripida pista Planai con un tracciato veloce e regolare con un solo lungo cambio di ritmo all'attacco del ripidissimo muro finale. Presenti 50 mila spettatori e un tifo infernale in una marea di bandiere biancorosse.