Processo Pistorius, doppia accusa nella terza udienza
Altri SportA Pretoria prosegue il processo del campione paralimpico: Charl Johnson rivela di aver subito minacce, mentre Boxer Kevin Lerena riporta un episodio avvenuto a poche settimane dall'omicidio: "Mentì su un colpo di pistola sparato a un ristorante"
Due le nuove dichiarazioni che nel terzo giorno giorno del processo rendono sempre più critica la posizione di Oscar Pistorius, accusato per l'omicidio della fidanzata, Reeva Steenkamp. Prima le parole di Charl Johnson, che ha affermato di aver subito minacce telefoniche poco prima di deporre in aula, poi quelle di Boxer Kevin Lerena, che ha accusato l'ex campione paralimpico di aver mentito su un colpo di pistola sparato al ristorante qualche settimana prima dell'omicidio di Reeva Steenkamp.
Charl Johnson: subite minacce telefoniche - Charl Johnson, vicino di casa dell'atleta (la sua abitazione si trova a 200 metri da quella di Pistorius), dopo aver testimoniato di aver sentito le urla della vittima e quattro spari nella notte il 14 febbraio 2014, ha riferito di aver ricevuto una telefonata mentre era già in tribunale, prima di essere chiamato a deporre. "Questa persona mi ha detto che il mio numero di telefono era stato dato nel corso dell'udienza. Gli ho risposto che non ero consapevole di questo fatto e che non avevo ancora testimoniato". Dopo aver finito la telefonata, Johnson ha raccontato di essersi accorto che sul suo telefono "c'erano un gran numero di chiamate perse e un messaggio vocale lasciato da qualcuno proveniente dall'estero. Lo sconosciuto, ha spiegato al giudice il testimone, "con tono intimidatorio" ha detto: "Perchè mentire in tribunale, sappiamo che Oscar non ha ucciso Reeva". Ora "la mia privacy è stata compromessa", ha concluso Johnson.
Boxer Kevin Lerena: mentì su un colpo sparato al ristorante - A sorpresa l'accusa ha accantonato le riscostruzioni sull'omicidio della modella sudafricana per concentrare l'attenzione su un episodio avvenuto poche settimane prima, nel gennaio 2013. In un ristorante di Johannesburg, Oscar Pistorius era a pranzo con un paio di amici quando uno di loro, Darren Fresco, gli passò sotto il tavolo una pistola, ha spiegato il testimone Boxer Kevin Lerena. Ma quando l'arma arrivò nelle mani del 27enne sudafricano, inspiegabilmente partì un colpo. "Guardai a terra e proprio lì dove puntai lo sguardo, dove c'era il mio piede, notati un foro sul pavimento. Avevo una sbucciatura sul dito, ma non ero ferito". Pistorius dopo le scuse si voltò verso uno di loro: "Per favore, dì che sei stato tu. C'è troppa attenzione dei media su di me", ha rivelato Lerena, riportando le parole di Pistorius.
Charl Johnson: subite minacce telefoniche - Charl Johnson, vicino di casa dell'atleta (la sua abitazione si trova a 200 metri da quella di Pistorius), dopo aver testimoniato di aver sentito le urla della vittima e quattro spari nella notte il 14 febbraio 2014, ha riferito di aver ricevuto una telefonata mentre era già in tribunale, prima di essere chiamato a deporre. "Questa persona mi ha detto che il mio numero di telefono era stato dato nel corso dell'udienza. Gli ho risposto che non ero consapevole di questo fatto e che non avevo ancora testimoniato". Dopo aver finito la telefonata, Johnson ha raccontato di essersi accorto che sul suo telefono "c'erano un gran numero di chiamate perse e un messaggio vocale lasciato da qualcuno proveniente dall'estero. Lo sconosciuto, ha spiegato al giudice il testimone, "con tono intimidatorio" ha detto: "Perchè mentire in tribunale, sappiamo che Oscar non ha ucciso Reeva". Ora "la mia privacy è stata compromessa", ha concluso Johnson.
Boxer Kevin Lerena: mentì su un colpo sparato al ristorante - A sorpresa l'accusa ha accantonato le riscostruzioni sull'omicidio della modella sudafricana per concentrare l'attenzione su un episodio avvenuto poche settimane prima, nel gennaio 2013. In un ristorante di Johannesburg, Oscar Pistorius era a pranzo con un paio di amici quando uno di loro, Darren Fresco, gli passò sotto il tavolo una pistola, ha spiegato il testimone Boxer Kevin Lerena. Ma quando l'arma arrivò nelle mani del 27enne sudafricano, inspiegabilmente partì un colpo. "Guardai a terra e proprio lì dove puntai lo sguardo, dove c'era il mio piede, notati un foro sul pavimento. Avevo una sbucciatura sul dito, ma non ero ferito". Pistorius dopo le scuse si voltò verso uno di loro: "Per favore, dì che sei stato tu. C'è troppa attenzione dei media su di me", ha rivelato Lerena, riportando le parole di Pistorius.