Ancora guai per Thorpe, rischia di perdere un braccio
Altri SportL'ex campione di nuoto è ricoverato in terapia intensiva a Sydney. A causa di un'infezione contratta dopo un'operazione in Svizzera rischia l'amputazione del braccio sinistro. Il manager: "Non potrà più gareggiare"
Continuano i problemi per Ian Thorpe. L'ex campione di nuoto australiano, che nel 2012 aveva provato a ritornare alle gare fallendo però la qualificazione per le Olimpiadi di Londra, sta vivendo l'ennesimo brutto capitolo della sua vita. Dopo i problemi legati alla depressione e all'alcolismo degli ultimi mesi, Thorpe è ricoverato a Sydney in terapia intensiva per un'infezione contratta dopo un'operazione alla spalla nel Canton Ticino, in Svizzera.
"E' una situazione seria ma Ian non è in pericolo di vita". James Erskine, manager di Ian Thorpe, fa chiarezza sulle condizioni del 31enne ex nuotatore ricoverato in un ospedale di Sydney. "Non credo però che sarà più in grado di nuotare a livello competitivo", dice Erskine, come si legge sull'edizione online del Sydney Morning Herald. Thorpe ha contratto l'infezione dopo una serie di interventi alla spalla in un ospedale svizzero nei pressi di Ronco sopra Ascona, dove l'ex atleta risiede. "E' stato sottoposto a due o tre operazioni negli ultimi due mesi. E' stato sfortunato, sta abbastanza male", dice l'agente. "L'operazione alla spalla è stata pesante, ha richiesto l'inserimento di un numero di placche paragonabile a quello che servì a Barry Sheene", aggiunge facendo riferimento al centauro britannico deceduto nel 2003. I gravi problemi dell'ex nuotatore sarebbero legati, in particolare, allo staffilococco aureo.
"E' una situazione seria ma Ian non è in pericolo di vita". James Erskine, manager di Ian Thorpe, fa chiarezza sulle condizioni del 31enne ex nuotatore ricoverato in un ospedale di Sydney. "Non credo però che sarà più in grado di nuotare a livello competitivo", dice Erskine, come si legge sull'edizione online del Sydney Morning Herald. Thorpe ha contratto l'infezione dopo una serie di interventi alla spalla in un ospedale svizzero nei pressi di Ronco sopra Ascona, dove l'ex atleta risiede. "E' stato sottoposto a due o tre operazioni negli ultimi due mesi. E' stato sfortunato, sta abbastanza male", dice l'agente. "L'operazione alla spalla è stata pesante, ha richiesto l'inserimento di un numero di placche paragonabile a quello che servì a Barry Sheene", aggiunge facendo riferimento al centauro britannico deceduto nel 2003. I gravi problemi dell'ex nuotatore sarebbero legati, in particolare, allo staffilococco aureo.