Pistorius, l'accusa: "Reeva voleva andare via di casa"
Altri SportAncora sotto torchio l'atleta paralimpico durante il processo per l'omicidio a Reeva Steenkamp in corso a Pretoria. Il procuratore Gerrie Nel ha tuonato: "Sapevi che era dietro la porta e le hai sparato"
Al processo ad Oscar Pistorius, in corso a Pretoria, l'accusa ha chiesto all'ex campione paralimpico se, la notte in cui morì, Reeva Steenkamp fosse in procinto di lasciare la casa. L'atleta si è anche sentito nuovamente accusare dal procuratore, Gerrie Nel, di aver confezionato ad arte la sua versione per difendersi dall'accusa di averle sparato al culmine di un impeto di rabbia. "Lei voleva andarsene e voi non dormivate, ma eravate entrambi svegli", ha attaccato il procuratore, che da giorni martella implacabilmente Pistorius. "Non è vero", ha sussurrato lui.
"Ci fu una lite", ha insistito l'altro, che ha più volte definito "assolutamente improbabile e non credibile" la versione dell'atleta. Per corroborare la sua tesi, il procuratore si è concentrato innanzitutto su un paio di jeans della Steenkamp che giacevano sul pavimento mentre il resto delle sue cose erano già riposte in ordine.
Saltando da un evento all'altro, proprio per minare l'equilibrio del giovane, Nel ha anche messo in dubbio che la coppia - come sostiene Pistorius - avesse cenato alle 19; un anatomatologo ha infatti testimoniato che la giovane probabilmente mangiò due ore prima della morte. "Sapevi che Reeva era dietro la porta e le hai sparato", ha attaccato Nel. Intanto sul banco del pubblico, continuano a sedere la mamma e la sorella maggiore della giovane: proprio quest'ultima, Simone Steenkamp (48), in un'intervista al Mail on Sunday ha accusato l'ex campione di continuare a comportarsi come una star. "Non capisco come qualcuno possa commettere un tale atto, uccidere qualcuno, e comportarsi in tal modo. Cammina come una star mentre mia madre ed io vorremmo solo nasconderci".
Il giovane, che ha visto troncata la sua brillante carriera sportiva dalla tragica notte di San Valentino, continua in effetti ad avere sostenitrici accanite. Venerdì scorso all'uscita dal tribunale una ragazza gli ha consegnato un mazzo di fiori, mentre lunedì altre tre 'irriducibili' lo hanno atteso all'esterno dell'edificio tenendo in mano palloncini bianchi con su scritto 'Oscar' e 'Love'.
"Ci fu una lite", ha insistito l'altro, che ha più volte definito "assolutamente improbabile e non credibile" la versione dell'atleta. Per corroborare la sua tesi, il procuratore si è concentrato innanzitutto su un paio di jeans della Steenkamp che giacevano sul pavimento mentre il resto delle sue cose erano già riposte in ordine.
Saltando da un evento all'altro, proprio per minare l'equilibrio del giovane, Nel ha anche messo in dubbio che la coppia - come sostiene Pistorius - avesse cenato alle 19; un anatomatologo ha infatti testimoniato che la giovane probabilmente mangiò due ore prima della morte. "Sapevi che Reeva era dietro la porta e le hai sparato", ha attaccato Nel. Intanto sul banco del pubblico, continuano a sedere la mamma e la sorella maggiore della giovane: proprio quest'ultima, Simone Steenkamp (48), in un'intervista al Mail on Sunday ha accusato l'ex campione di continuare a comportarsi come una star. "Non capisco come qualcuno possa commettere un tale atto, uccidere qualcuno, e comportarsi in tal modo. Cammina come una star mentre mia madre ed io vorremmo solo nasconderci".
Il giovane, che ha visto troncata la sua brillante carriera sportiva dalla tragica notte di San Valentino, continua in effetti ad avere sostenitrici accanite. Venerdì scorso all'uscita dal tribunale una ragazza gli ha consegnato un mazzo di fiori, mentre lunedì altre tre 'irriducibili' lo hanno atteso all'esterno dell'edificio tenendo in mano palloncini bianchi con su scritto 'Oscar' e 'Love'.