Sci di fondo, Pellegrino in trionfo tra i colossi norvegesi

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Dopo la vittoria di Davos, altro grande successo del campione azzurro in Coppa del Mondo: batte Sundby e Northug nella sprint in tecnica libera di Val Mustair, terza tappa del Tour de Ski

Dopo la vittoria di Davos prima delle vacanze di Natale, altra grande vittoria del campione azzurro in Coppa del Mondo: il valdostano infila il secondo successo consecutivo in Val Mustair nella sprint in tecnica libera, terza tappa del Tour de Ski. Pellegrino superlativo nel rettilineo finale, dove recupera uno svantaggio apparentemente incolmabile su Martin Johnsrud Sundby con una volata da antologia, che gli consente di bruciare anche il recupero di Petter Northug, secondo. A Sundby non è bastato l’allungo sull’ultima salita, su cui aveva salutato la compagnia e iscritto un’ipoteca sulla gara. Ma non aveva fatto i conti con il coraggio di Pellegrino, che nella sua gara non perdona.

Successo numero 28 della storia di Coppa del mondo per l'Italia in campo maschile su una pista che già due anni fa gli portò fortuna con un secondo posto alle spalle di Krogh, e adesso il palmares di Pellegrino si aggiorna a sette podi complessivi. "Se a Davos la mia era stata la vittoria della sorpresa, questa - racconta Pellegrino - è la vittoria della certezza. L'altra volta mi sono trovato davanti a un bivio, stavolta avevo il peso della responsabilità perché se avessi fallito sarei stato timbrato come quello che non sa vincere. Però - continua l'azzurro - mi sono presentato in gara con la tranquillità di chi conosce le proprie possibilità e il tipo di tracciato mi consentiva di attuare una tattica diversa rispetto a Davos. E' un trionfo che vale tanto perché c'erano quasi tutti i migliori sprinter e quelli che mancavano avrebbero comunque sofferto, questo tracciato si adattava perfettamente anche a chi sprinter non è".