Caso Schwazer, squalificata la Kostner: 1 anno e 4 mesi

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La sentenza del Tribunale antidoping arriva dopo quattro ore di dibattimento sul caso della pattinatrice, accusata di "complicità" e "omessa denuncia" nella positività dell'ex fidanzato. Lei annuncia il ricorso: "Sono molto amareggiata. Andrò in fondo"

Un anno e quattro mesi di squalifica. Carolina Kostner, pattinatrice azzurra, è stata squalificata dal Tribunale nazionale antidoping per "complicità" nel caso di doping dell'ex fidanzato e marciatore Alex Schwazer. La sanzione è inferiore rispetto alla richiesta della Procura antidoping, che già in virtù delle nuove norme, aveva riformulato la richiesta riducendo lo stop da quattro anni e tre mesi a due anni e tre mesi: ora il tribunale nazionale ha riconosciuto all’atleta non solo la violazione ha riconosciuto all'atleta solo la violazione dell'articolo 2.9 delle norme sportive e non il 3.3 per i quali era stata deferita, comminando la squalifica di un anno e 4 mesi più mille euro di multa.

"Andrò fino in fondo" - "Sono molto amareggiata e delusa, ma sono determinata ad andare fino all'ultimo grado di giustizia. Andrò fino al Tas di Losanna". E’ la reazione di Carolina Kostner, poco prima di lasciare lo stadio Olimpico dopo essere stata squalificata per un anno e quattro mesi. La gardenese dovrà anche corrispondere mille euro di multa. L'avvocato Giovanni Fontana ha confermato che, dopo aver letto le motivazioni da parte del Tribunale nazionale antidoping del Coni avvierà la pratica per il Tribunale arbitrale sportivo di Losanna. Carolina, invece, sabato partirà per una tournee in Giappone.

Il dibattimento - Il dibattimento davanti alla II Sezione del Tribunale nazionale antidoping, è durato quattro ore ed è finito attorno alle 14.30. Per la pattinatrice, accusata di "complicità" e "omessa denuncia" nella positività dell'ex fidanzato e marciatore Alex Schwazer, la Procura antidoping del Coni aveva chiesto quattro anni e tre mesi, prima di riformularla a 2 anni e tre mesi in base alle nuove norme Wada. Al momento del deferimento, la richiesta era stata, come detto, di 4 anni e 3 mesi, oggi invece la nuova richiesta in base al principio giuridico della lex mitior, ("legge più mite"). Dopo la chiusura della fase dibattimentale, le parti sono state convocate nuovamente dal presidente della Sezione.

Le dichiarazioni dopo il dibattimento - Subito dopo la fine del dibattimento in aula, all'uscita dallo stadio Olimpico la pattinatrice non aveva rilasciato dichiarazioni, ma si era limitata a fare ai cronisti un cenno di saluto dall'abitacolo della vettura che la portava via.  Per lei ha parlato l'avvocato Giovanni Fontana: "Preferiamo non commentare nulla ed aspettare la sentenza, anche per rispetto di chi sta decidendo. E' giusto e serio fare così. Il mio stato d'animo? Sono positivo. Siamo convinti di aver dimostrato le nostre tesi? Sì, assolutamente". Fontana ha reso noto che il collegio difensivo e l'atleta sarebbero tornati allo stadio Olimpico per la nuova convocazione da parte del presidente Luigi Fumagalli. Nessuna dichiarazione, invece, per il procuratore dell'Antidoping del Coni, Tammaro Maiello.