Altri tre mesi di squalifica per Schwazer. Rio si allontana

Altri Sport
Altri tre mesi di squalifica per Alex Schwazer: i Giochi Olimpici di Rio del 2016 sono sempre più lontani (Foto Getty)

L'azzurro dovrà restare fuori fino al 29 aprile 2016 per essersi sottratto a un controllo: questa la decisione del Tribunale Nazionale Antidoping. "Non è vero che ho messo nei guai Carolina Kostner"

E' arrivato il verdetto della seconda sezione del Tribunale Nazionale Antidoping, che ha accertato una violazione dell'articolo 2.3 del codice Antidoping: Alex Schwazer (che a gennaio 2016 finirà di scontare uno stop di 3 anni e mezzo per la positività all'Epo alla vigilia dei Giochi di Londra), ha ricevuto altri tre mesi di squalifica per essersi sottratto a un controllo antidoping, lo stesso per cui è stata coinvolta per favoreggiamento anche Carolina Kostner. Per la violazione la Procura del Coni aveva chiesto sei mesi di stop, ridotti a tre per la collaborazione prestata durante l'inchiesta. A questo punto la squalifica terminerà il 29 aprile 2016 a ridosso del Giochi Olimpici di Rio, a cui Schwazer ha sempre detto di voler partecipare.

"Poteva andare meglio e peggio. Sulla mia squalifica precedente c'è una clausola di riduzione confidiamo ci possa essere uno sconto. Mi piacerebbe fare un percorso ben chiaro e progettato per le Olimpiadi. Rientrando solo a marzo sarà abbastanza difficile. Voglio diventare testimonial antidoping". Così Alex Schwazer dopo l'ulteriore squalifica di tre mesi disposta dal Tna. Il Tribunale ha lasciato alla Procura Antidoping la possibilità di valutare se ci sono i presupposti per una riduzione dello stop.

"Non è vero che ho messo nei guai Carolina Kostner e che questo sconto è per averla messa nei guai. Ho detto le cose come sono accadute". Così Schwazer dopo l'ulteriore squalifica di tre mesi in merito allo stop inflitto per complicità all'ex fidanzata Carolina Kostner. Schwazer ha aggiunto: "E' stata una questione di pochi attimi. Non ci siamo messi a tavolino a pensare. Il pasticcio era fatto, ma dovevamo superarlo. Certo mi dispiace. Carolina con il doping non c'entra niente e se ha sbagliato è anche colpa mia. Ancora innamorato di lei? Quando hai vissuto una esperienza come la nostra  - ha concluso il marciatore - continui a rispettarti ma è successo talmente tanto, è difficile per il momento vederci insieme. Le zuppe riscaldate non vengono bene...".