Baku 2015, il taekwondo di Erica Nicoli: via dal 16 giugno
Altri SportOltre alla 20enne di Schio (categoria -49 Kg), altri tre azzurri pronti all'avventura in Azerbaijan: Carlo Treviso, Leonardo Basile, Roberto Botta. Da martedì seguiremo la loro avventura sul tatami della Crystal Hall
Sarà la prima volta per tutti, anche per me. Baku 2015 segna la nascita dei Giochi Europei, una potente macchina sportiva che in Azerbaijan porta 295 atleti italiani. Tra questi anche i quattro azzurri del taekwondo Carlo Treviso (-68 Kg), Leonardo Basile, Roberto Botta ed Erica Nicoli (-49 Kg). Il racconto sul tatami della Crystal Hall comincerà il 16 giugno proprio dalle gare di Erica, unica italiana di questa disciplina tra le 127 donne (43%) della nostra delegazione. Giovane (20 anni compiuti a febbraio) e tecnicamente molto preparata, è ad un passo dal diventare davvero grande. Le basterà far quadrare i conti con il giusto tasso di concentrazione. Elemento fondamentale nello sport, decisivo nelle arti marziali.
L'importante è esserci - Anche lei partita in ritardo di classifica, è riuscita a scalare in extremis il ranking e ad ottenere il pass per Baku. Il tutto grazie anche ad un pizzico di fortuna che - ricorda il sito della Federazione italiana che serve sempre ad accompagnare un grande risultato. "All’inizio di quest'anno abbiamo vissuto 3-4 mesi molto intensi ma altrettanto belli. Una gara ogni due settimane. Quindi gare, viaggi, allenamenti; gare, viaggi allenamenti. La migliore gara è stata in Svizzera, che per me è coincisa con la prima vittoria a livello internazionale. Se mi sono emozionata? Eccome, avendo superato una atleta di ottimo livello, era come se avessi fatto il primo passo verso un grande sogno. La finale è stata al cardiopalma. Equilibratissima fino all’ultimo. Facevo un punto io e poi lo metteva lei. Lo faceva lei e io subito replicavo. Avevo un punto di vantaggio a 90'' dalla fine. Secondi che non passavano mai. Lei ha messo un punto ma al contempo anche io sono riuscita a farlo e così ho portato a casa la vittoria e i punti preziosi per andare in Azerbaijan".
Da Baku a Rio? - Il suo pensiero va inevitabilmente da Baku a Rio, sede delle prossime Olimpiadi. Legittimo per chi a 20 anni ambisce a grandi traguardi dopo una costante crescita che l'ha portata ad un livello internazionale raggiunto anche grazie al sostegno della famiglia: “Voglio ringraziare papà, mamma e anche mia sorella, che è la mia prima tifosa. Avere la famiglia al proprio fianco è fondamentale, anche nello sport. Mi hanno sempre sostenuto, sono sempre stati vicini. Sin da quando ho cominciato da piccola a fare sport. Quale? Beh, in realtà ho cominciato con…. il calcio! Ma non mi facevano mai giocare, erano tutti uomini!!".
Alfredo Alberico e Carlo Molfetta (oro a Pechino 2008) commenteranno per Sky gli eventi che si svolgeranno sul tatami di Baku!
L'importante è esserci - Anche lei partita in ritardo di classifica, è riuscita a scalare in extremis il ranking e ad ottenere il pass per Baku. Il tutto grazie anche ad un pizzico di fortuna che - ricorda il sito della Federazione italiana che serve sempre ad accompagnare un grande risultato. "All’inizio di quest'anno abbiamo vissuto 3-4 mesi molto intensi ma altrettanto belli. Una gara ogni due settimane. Quindi gare, viaggi, allenamenti; gare, viaggi allenamenti. La migliore gara è stata in Svizzera, che per me è coincisa con la prima vittoria a livello internazionale. Se mi sono emozionata? Eccome, avendo superato una atleta di ottimo livello, era come se avessi fatto il primo passo verso un grande sogno. La finale è stata al cardiopalma. Equilibratissima fino all’ultimo. Facevo un punto io e poi lo metteva lei. Lo faceva lei e io subito replicavo. Avevo un punto di vantaggio a 90'' dalla fine. Secondi che non passavano mai. Lei ha messo un punto ma al contempo anche io sono riuscita a farlo e così ho portato a casa la vittoria e i punti preziosi per andare in Azerbaijan".
Da Baku a Rio? - Il suo pensiero va inevitabilmente da Baku a Rio, sede delle prossime Olimpiadi. Legittimo per chi a 20 anni ambisce a grandi traguardi dopo una costante crescita che l'ha portata ad un livello internazionale raggiunto anche grazie al sostegno della famiglia: “Voglio ringraziare papà, mamma e anche mia sorella, che è la mia prima tifosa. Avere la famiglia al proprio fianco è fondamentale, anche nello sport. Mi hanno sempre sostenuto, sono sempre stati vicini. Sin da quando ho cominciato da piccola a fare sport. Quale? Beh, in realtà ho cominciato con…. il calcio! Ma non mi facevano mai giocare, erano tutti uomini!!".
Alfredo Alberico e Carlo Molfetta (oro a Pechino 2008) commenteranno per Sky gli eventi che si svolgeranno sul tatami di Baku!