Samba? No, sambo. Da Armata Rossa a sogno olimpico

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Non si balla, ma si combatte sul tatami: lunedì ai Giochi Europei è il giorno del sambo, tra le discipline dimostrative in cerca di visibilità in proiezione olimpica. Un mix tra judo, lotta e jujitsu. Lo sport più amato da Vladimir Putin

Samba? No, sambo. Se il karate o l'aerobica sono più o meno conosciuti da tutti, il sambo, una sorta di arte marziale a metà strada tra il judo, la lotta e il jujitsu, nata negli anni '20 per preparare i militari dell'Armata Rossa e quelli del Kgb, al di là dei paesi dell'Est d'Europa o dei Paesi dell'ex Unione sovietica è sconosciuto ai più.

Il sambo e Vladimir Putin. Domani si assegnano le medaglie (otto) e a farla da padrone tra i 72 atleti in rappresentanza di 21 Paesi (ma non l'Italia) saranno azeri, russi, bielorussi e anche atleti di Bulgaria, Georgia, Moldavia, Macedonia, Romania e Ucraina. Sport molto praticato soprattutto in Russia e nelle repubbliche ex sovietiche il sambo è tra le discipline più amate da Vladimir Putin e a Baku spera di ottenere il riconoscimento olimpico con l'obiettivo di portarlo a Tokyo 2020 tra gli sport dimostrativi.
Le prime medaglie a Baku. Azeri favoriti. Ganja, la seconda città dell'Azerbaigian, è una fucina di talenti e in quattro vengono da lì con l'obiettivo di salire sul gradino più alto del podio. Domani gli spalti dell'Heydar Aliyev Arena saranno gremiti come è successo per la lotta e magari ad applaudire gli atleti ci potrebbe essere anche il presidente azero Ilham Aliyev.