Diamond League, Bolt vince in 9.87. Fassinotti re del salto!

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Grande prova di Usain Bolt sulla pista del Queen Elizabeth Olympic Park di Londra (Foto Getty)
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A Londra, nella finale dei 100, il giamaicano parte con fatica e recupera negli ultimi metri. Grande prestazione e bissa il tempo ottenuto nella semifinale. Doppietta italiana nel salto in alto: vince il torinese in 2.31, secondo Tamberi in 2.28

Usain Bolt, il signore della velocità è tornato. A Londra, nella prima giornata del meeting della Diamond League al Queen Elizabeth Olympic Park, ha vinto la sua gara, quella dei 100 metri, correndo in 9.87. La partenza del giamaicano è stata imperfetta, lenta, ma poi ha recuperato e vinto. Battuti nell'ordine lo statunitense Michael Rodgers (9"92) e il connazionale Kemar Bailey-Cole (10"02).
A Rio - Il miglior risultato di Bolt su questa distanza e in questa stagione era stato di 10"12, nella prova-esibizione a Rio, quindi il tempo odierno, ottenuto su pista umida e con clima freddo, lo riporta a prestazioni più adeguate alla sua classe a meno di un mese dai Mondiali di Pechino.

La semifinale - Bolt aveva dominato la semifinale dei 100 correndo con lo stesso crono della finale, nonostante il vento contrario (+1.2). Il re degli sprinter, autore di una buona partenza in questo caso, si è impegnato per i primi 60 metri per poi rilassarsi negli ultimi 40. Alle sue spalle si sono piazzati Michael Rodgers (9.92) e Kim Collins (10.02).

E il salto azzurro "spacca" a Londra
- Grande risultato per Marco Fassinotti e Gianmarco Tamberi, che hanno saltato l’uno contro l’altro in questa undicesima tappa della Diamond League. I due primatisti italiani di salto in alto, il primo con il 2,34 di 22 giorni fa a Colonia, il secondo con la stessa misura ottenuta il 23 febbraio dell’anno scorso ai Tricolore di Ancona e poi replicata a gennaio 2015 a Hustopece, si erano affrontati l'ultima volta ai Campionati Europei di Zurigo 2014.

La gara -
Fassinotti ha vinto la sua gara con la misura di 2.31, misura che ha superato al quarto salto senza alcun errore (2.20, 2.24, 2.28) prima di tentare senza successo l'assalto al 2.35, che è il primato italiano. Secondo, dunque, Gianmarco Tamberi che si è fermato a 2.28, ovvero la stessa misura del temuto e favorito qatarino Barshim (alle prese con problemi fisici).