I 100 METRI NON CAMBIANO RE. BOLT FULMINA GATLIN

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Lo sprinter giamaicano ha vinto la medaglia d'oro nei 100 metri ai Mondiali di atletica di Pechino con il tempo di 9"79. Justin Gatlin è finito alle sue spalle con il tempo di 9"80, due le medaglie di bronzo ex aequo: Bromell e De Grasse


Lo sprinter giamaicano Usain Bolt ha vinto la medaglia d'oro nei 100 metri ai Mondiali di atletica di Pechino con il tempo di 9"79 battendo l'americano Justin Gatlin che ha fermato il crono sui 9"80. Il bronzo è andato a pari merito al canadese Andre De Grasse e allo statunitense Travyon Bromell (9"92).


"Questa vittoria per me significa moltissimo perché ho lottato per tutta la stagione e ci ho messo molto a fare in modo che le cose funzionassero di nuovo". E' questo il primo commento di Usain Bolt, fatto dai microfoni della BBC, dopo il successo nella finale dei 100. "E' stato un anno di alti e bassi, ma ora è tutto ok", ha aggiunto Bolt.

"Un sacco di gente mi dava quasi per finito, quindi per me essere venuto qui ed aver vinto è stato qualcosa di molto importante". Bolt si toglie qualche sassolino dalle scarpe e sottolinea che il Mito dello sprint è sempre lui, anche se l'ex dopato americano quasi ce l'aveva fatta, visto che il Lampo l'ha battuto per un solo centesimo di secondo.

"Io il numero uno? Quando sei ai blocchi di partenza, conta relativamente - dice ancora Bolt -, perché devi dimostrarlo in pista. E' stata una stagione lunga, ritornavo da infortuni e volevo essere veloce. L'ho fatto qui, sono ancora il vincitore. Ci ho messo molto a fare in modo che le cose funzionassero di nuovo. Ma devo lavorare ai blocchi: anche in questa finale la mia partenza non è stata perfetta".

Ma ora, dopo il nono oro mondiale che si aggiunge ai 6 vinti alle Olimpiadi quali sono gli obiettivi di Bolt? "Voglio rimanere il numero uno finché non mi sarò ritirato e per questo sto dando il massimo ogni giorno - risponde -. Sono venuto qui rilassato, senza stress e ho fatto quel che dovevo fare: anche se potete anche dire che sono un po' arrugginito: potevo andare più veloce. Ma io ero venuto qui per aggiungere qualcos'altro al mio status di leggenda e ci sono riuscito". Premesso che a Pechino Bolt correrà anche i 200 e la staffetta 4X100, poi ci sarà anche l'Olimpiade di Rio 2016. Allora sì che Usain diventera' l'icona numero uno della Giamaica.

Per la cronaca, nove atleti si erano qualificati per la finale dei 100. Nelle due semifinali, il cinese Su Bingtian, il francese Jimmy Vicault e lo statunitense Trayvon Bromell avevano infatti ottenuto lo stesso tempo (9"99) e quando poi i tempi erano stati portati al millesimo di secondo, Bromell era stato accreditato del settimo crono, con 9"984 e gli altri due dell'ottavo a pari merito, 9"987. Bolt aveva faticato nella penultima prova, chiudendola in 9"96, mentre lo statunitense aveva fatto segnare 9"77, il tempo migliore tra i nove finalisti.