Il campione del mondo dei massimi ha deciso di rinunciare a combattere contro lo sfidante ufficiale, Glazkov, e di concedere la rivincita all'ucraino Klitschko al quale ha tolto le corone Wba, Wbo, Ibf e Ibo dieci giorni fa a Dusseldorf. Bufera per un'intervista tv, denunciato per frasi sessiste
Tyson Fury perde il titolo Ibf e finisce nei guai per alcune frasi sessiste pronunciate in televisione. Il campione del mondo dei pesi massimi ha deciso di concedere la rivincita all'ucraino Wladimir Klitschko, al quale ha tolto le corone iridate Wba, Wbo, Ibf e Ibo nell'incontro andato in scena dieci giorni fa a Dusseldorf. La Ibf ha quindi preso atto della rinuncia del 27enne britannico a combattere contro lo sfidante ufficiale, Vyacheslav Glazkov, privandolo della cintura.
Ma non è l'unico motivo per il quale Fury è tornato a far parlare di sé. Il gigante di origini irlandesi si è infatti beccato una denuncia per alcune affermazioni omofobe rilasciate lo scorso 4 dicembre durante il programma tv condotto da Victoria Derbyshire. Parlando della campionessa olimpica di eptathlon Jessica Ennis-Hill, sua rivale per il premio al personaggio sportivo dell'anno assegnato dalla Bbc, Fury ha affermato: "E' brava e quando si mette un bel vestitino è ancora meglio, ma il posto migliore per una donna è la cucina. Questa è la mia opinione".
Poi, alla domanda su quali fossero i tre fattori che avrebbero potuto determinare la fine del mondo, ha risposto: "Legalizzare l'omosessualità, l'aborto e la pedofilia. Chi avrebbe mai pensato negli anni Cinquanta e Sessanta che i primi due sarebbero stati legalizzati?". Frasi pesantissime che hanno spinto Change.org a lanciare una petizione per chiedere che Fury venga rimosso dalla lista dei candidati per il premio della Bbc e che sono costate al pugile anche una denuncia. La polizia di Manchester ha infatti confermato di avere ricevuto "un rapporto per un crimine dell'odio in seguito alle parole sulla sessualità rilasciate da Tyson Fury".