VIDEO. Sul green californiano in passerella star come Andy Garcia, il più eccentrico Bill Murray, lo scatenato Justin Timberlake. E il mancino di San Diego soccombe a sorpresa a Vaughn Taylor che vince a 39 anni, dopo 11 anni di fatica sul Pga Tour da numero 447 del mondo
Non basta essere Phil Mickelson. Non serve aver vinto 42 tornei e cinque major per essere esentati dal provare quello sconforto, quel senso di tristezza e rimpianto racchiuso tutto in quell'espressione sul green della 18 per aver sfiorato il quinto successo della carriera sullo splendido campo di Pebble Beach, uno dei panorami più suggestivi della West Coast degli Stati Uniti, con buche che ammirano il mare e si perdono in Carmel Bay.
Non basta a 45 anni rimettersi in gioco abbandonando il coach di sempre, Butch Harmon per una nuova avvertura con Andrew Getson e avere quella grinta di desiderare ancora un trionfo che manca dall'Open Championship, il major più prestigioso per un golfista, conquistato a Muirfield l’ultima volta nel 2013.
E' tutta colpa del golf, può farti sentire invincible ma la sua imprevedibilità può gettarti nello sconforto. La magia di questo sport ci fa scoprire anche la storia di Vaughn Taylor che a 39 anni, dopo 11 anni di fatica sul Pga Tour e due vittorie poco prestigiose da numero 447 del mondo, in lista d’attesa per entrare nel field del torneo lo scorso weekend, prova il brivido della vittoria più bella, quella più memorabile chiudendo davanti ad un gigante come il mancino di San Diego per tutti: Phil Mickelson.
La gara di Pebble Beach lascia un ricordo indelebile non solo per questo finale un po’ a sorpresa, ma anche per la parata di stelle appassionate di golf che hanno sfilato, dall’attore di Hollywood Andy Garcia al più eccentrico Bill Murray, fino allo scatenato Justin Timberlake, capace di accennare un movimento di... bacino prima di prendere il bastone dalla sacca. Il grande golf resta in California ma si sposta al Riviera country club per il Northern Trust Open e il ritorno di Francesco Molinari.