Fury: "Ho usato la cocaina contro la depressione"

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Tyson Fury, campione del mondo dei pesi massimi, sul ring con Wladimir Klitschko (Foto LaPresse)
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Il campione del mondo dei pesi massimi, dopo aver annunciato e poi smentito il suo ritiro dal mondo della boxe, si confessa in un'intervista al magazine Rolling Stones: "Ho assunto droga per combattere il male che avevo dentro. Spero che qualcuno mi uccida prima che lo faccia io"

Dopo aver annunciato (e poi smentito) nei giorni scorsi il suo ritiro dalla boxe, il campione del mondo dei pesi massimi Tyson Fury torna a far parlare di sé. Il pugile britannico spiega di avere sospeso gli allenamenti lo scorso maggio e che solo in seguito ha iniziato ad assumere alcol e cocaina per sconfiggere la depressione. Ad affermarlo è lo stesso Fury, che lo ha confessato in un’intervista al magazine Rolling Stones: "Non riesco a combattere contro la depressione, e l'unica cosa che mi aiuta è andare fuori di testa ubriacandomi". Il re dei massimi spiega di soffrire di problemi psichici da diversi anni: "Dicono che ho una forma di bipolarismo. Sono un maniaco depressivo. Spero solo che qualcuno mi uccida prima di uccidermi io". Fury ha sconfitto Wladimir Klitschko lo scorso novembre diventando così il nuovo campione dei pesi massimi. La rivincita con l'ucraino è stata cancellata una prima volta lo scorso luglio a causa di un infortunio e la seconda pochi giorni fa, quando lo staff di Fury ha annunciato la sua "inidoneità fisica" a salire sul ring nell'incontro per il titolo, che era stato fissato il 29 ottobre a Manchester.

Suo zio e allenatore Peter Fury esclude che possa tornare sul ring fino al 2017, ma la sua carriera rischia comunque di essere interrotta a causa della positività, proprio alla cocaina, che sarebbe stata riscontrata in un controllo effettuato lo scorso 22 settembre. Già lo scorso giugno, in realtà, la stampa inglese aveva pubblicato indiscrezioni su una sua presunta positività agli steroidi in un precedente controllo e proprio per questo motivo Fury dovrebbe presentarsi a novembre davanti all'agenzia antidoping britannica.

Ma nell'intervista su Rolling Stones, il 28enne pugile britannico nega di avere mai assunto sostanze vietate, al di là della cocaina: "Se fossi risultato positivo perché mi avrebbero permesso di combattere contro il campione in carica?", è la risposta del pugile, che in ogni caso conferma la sua avversione per lo sport che lo ha reso celebre. "Amavo la boxe quando ero un bambino, ora la odio".