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Nuoto, Europei in vasca corta: cinque ori, un argento e quattro bronzi

Nuoto
Riccardo Re

Riccardo Re

L’Italia fa la storia agli europei in vasca corta vincendo per la prima volta il medagliere della manifestazione con 20 medaglie di cui 9 d’oro. Sorpassata l’Olanda in un’ultima magica serata con 10 medaglie in due ore: 5 ori (Curtis, Cerasuolo, Quadarella e Razzetti, staffetta mista uomini), 1 argento (Curtis) e 4 bronzi (Martinenghi, Gastaldi, Lazzari, 4x50 mista donne). La nostra nazionale non aveva mai vinto così tanti titoli, e fra gli ultimi spicca quello di Sara Curtis nei 50 dorso con il record Europeo

Le medaglie italiane del 7 dicembre 

  • Sara Curtis oro 50 dorso femminili
  • Simone Cerasuolo oro 50 rana maschili
  • Nicolò Martinenghi bronzo 50 rana maschili
  • Francesco Lazzari bronzo 50 dorso maschili
  • Sara Curtis argento 50 stile libero femminile
  • Anita Gastaldi bronzo 200 farfalla femminili
  • Simona Quadarella oro 1500 stile libero femminile
  • Alberto Razzetti oro 400 misti
  • 4x50 mista (Cocconcelli, Burato, Di Pietro e Curtis) bronzo
  • 4x50 mista uomini (Lazzari, Cerasuolo, Stefanì e Deplano) oro

Che potesse essere una serata molto italiana si poteva sognarlo già in partenza. Tredici finali in programma, e 15 volte Italia fra le corsie nell’ultima giornata degli Europei di Nuoto in vasca corta in Polonia. Dopo quattro ori in cinque giorni (tre in staffetta oltre al titolo individuale di Ceccon), gli azzurri vincono quattro ori con Curtis, Cerasuolo, Quadarella e Razzetti e la staffetta mista uomini in una sola serata. A questi titoli si aggiungono i bronzi di Martinenghi, Gastaldi, Lazzari, la 4x50 mista donne e un altro argento sempre con la diciannovenne piemontese. Con lei le speranze per questa giornata diventano realtà già con la prima gara. 

Curtis, oro nei 50 dorso e record europeo

A Lublino si parte col botto. Sara Curtis non solo vince il suo primo titolo internazionale individuale. Diventa anche la prima italiana campionessa d’Europa nei 50 dorso e lo fa con un clamoroso record Europeo: 25’’49 a soli 19 anni (demolito il primato datato 2020 dell’olandese Toussaint… e poco importa che il primato durerà poche ore: migliorato di un nulla dall’olandese Stenbergen nella prima frazione della staffetta), quando già sembrava sensazionale il 25’’97 nuotato in batteria che le aveva permesso di diventare la prima italiana a rompere il muro dei 26 secondi in 25’’97. C’è una prima volta anche nell’omologa gara al maschile. Primo podio in carriera per il giovane lombardo Francesco Lazzari, che all’esordio in nazionale è terzo in 22’’77 lasciando al quarto posto l’altro azzurro Lorenzo Mora, bronzo uscente. Oro all’estone Tribuntsov, argento al ceco Knedla. I 50 rana donne orfani di Benedetta Pilato, ancora squalificata, sono vinti dall’estone Eneli Jefimova che in 28’’81 segna anche il nuovo record dei campionati che apparteneva proprio all’azzurra. Ma l’Italia si consola nella gara maschile: per la prima volta in questo campionato due azzurri sullo stesso podio. Simone Cerasuolo domina in 25’’67 e dimostra che il titolo mondiale in vasca lunga a Singapore non era affatto un caso. Il romagnolo voleva addirittura di più: e avvicinare il primato nazionale di Nicolò Martinenghi, comunque terzo: Tete è sempre sul podio negli ultimi 13 appuntamenti internazionali tra europei, mondiali e Giochi Olimpici. Il campione olimpico in 25’’86 è dietro di appena un centesimo al primatista del mondo in carica il turco Sakci. 

Curtis, argento nei nei 50 stile. Bronzo Gastaldi nei 200 delfino

Ma le emozioni non finiscono, perché Sara Curtis ha tentato di non commuoversi ascoltando l’inno d’Italia, perché scesa giù dal podio è andata direttamente a tuffarsi per la finale dei 50 stile. A vincere è la polacca padrona di casa Wasick, quest’anno già dominatrice in Coppa del Mondo. Ma l’azzurra è seconda ex aequo con la francese Gastaldello in 23’’41 ad appena due centesimi dal record italiano di Silvia Di Pietro realizzato in staffetta sempre a Lublino. La 32enne romana non si ripete nella finale individuale ma è comunque ai piedi del podio, quarta in 23’’70. È quinto invece Leonardo Deplano nella gara al maschile, ad appena 5 centesimi dall’argento. In un 50 stile uomini vinto a sorpresa dal croato Hribar in 20’’70. Anita Gastaldi mette la ciliegina su un meraviglioso campionato europeo e galvanizzata da questa giornata italiana si lancia con coraggio nella finale dei 200 delfino che chiude con una sorprendente medaglia di bronzo con tanto di inaspettato record italiano in 2’04’’07 (migliore del 2’04’’20 di Ilaria Bianchi). Ottava l’altra azzurra Paola Borrelli

Razzetti oro nei 400 misti

Delusione invece nei 200 delfino al maschile dove il primatista europeo Alberto Razzetti, chiude al sesto posto in 1’50’’85 una finale bellissima e apertissima con tutti i migliori in pochi decimi di secondo. A vincere è ancora Noe’ Ponti, lo svizzero al terzo oro individuale di questo campionato. Ma il ligure l’impresa la compie appena quaranta minuti dopo. Mette alle spalle l’amarezza e la fatica di una gara dura come i 200 delfino per tuffarsi in una gara altrettanto massacrante come i 400 misti. E lo fa dominandola, partendo forte a delfino, gestendo a dorso, andando via a rana, e resistendo alla fatica a stile libero per chiudere nettamente primo in 3’58’’79 per confermarsi campione Europeo della distanza. Nei 400 misti donne, anomala finale senza Italia, ma gara pazza, con la polacca Kozan capace di colmare uno svantaggio impressionante per vincere in 4’28’’56 a scapito delle spagnole Vasquez Ruiz e Carrasco Cadenz crollata al terzo posto nella frazione a stile quando sembrava avviata al successo.  

Quadarella oro nei 1500 stile

E in questo Europeo trionfale per l’Italia, Simona Quadarella non poteva chiudere senza una medaglia d’oro. Dopo due argenti con primati italiani nei 400 e 800 stile, tolti alle icone Pellegrini e Filippi nuota una gara in solitario per trionfare in scioltezza in 15’29’’93. La romana questa volta non migliora sé stessa, troppo complicata la gara contro il tempo, ma raggiunge al titolo in vasca corta nei 1500 che paradossalmente non aveva mai vinto. Ma l’Italia non delude nemmeno nelle staffette che avevano regalato i primi successi a questa storica spedizione.  La 4x50 mista donne è di bronzo con Cocconcelli, Burato, Di Pietro e ancora Curtis decisiva nella rimonta finale. Oro all’Olanda con una grande Stenbergen capace di togliere nella prima frazione a dorso il primato Europeo alla Curtis. Ma quest’Europeo non poteva che chiudersi con un oro di una staffetta maschile: en plain azzurro, con i ragazzi italiani capaci di vincerle tutte. Compreso la 4x50 mista, epilogo di una manifestazione trionfale. Quartetto composto da Lazzari, Cerasuolo, Stefanì e Deplano che confermano questa staffetta sul tetto d’Europa per la terza volta consecutiva, davanti a Francia e Spagna, in una gara in cui gli azzurri detengono anche il record del mondo

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