La principessa Diana moriva a Parigi il 31 agosto '97, alla fine di un'estate di eventi sportivi impossibili da dimenticare. Dall'arrivo di Ronaldo all'Inter, al primo titolo mondiale di Valentino Rossi
Lady Diana, la principessa del popolo che cambiò gli inglesi per sempre, se ne andò una mezzanotte di 20 anni fa. Cinque giorni prima di Madre Teresa. Nell’incidente sotto a quel tunnel di Parigi finiva di colpo un’epoca. Nasceva però subito il mito, perché gli eroi son sempre giovani e belli. Adesso ci vorrebbe la magia di Harry Potter, che apparve proprio nell’estate ’97 col primo volume della saga, per farci rivivere una stagione di lontane emozioni. In piena estate calda arrivò in Italia un Fenomeno coi dentoni da coniglio, Ronaldo, costato all’Inter di Moratti 50 miliardi di allora. La Juventus di Lippi festeggiava le vacanze con lo scudetto del Centenario, il numero 24 della sua storia. Anche se aveva perso la finale di Champions contro il Borussia. Valentino Rossi in classe 125 lustrava il primo di 9 titoli mondiali, Max Biaggi in 250 invece l’ultimo dei suoi quattro. Il greco americano Pete Sampras e una bimba svizzera di 16 anni dalla racchetta magica, Martina Hingis, stupivano Londra sbancando Wimbledon. Il tedesco Jan Ullrich conquistava il Tour. A un esile bergamasco triste di San Pellegrino, Ivan Gotti, andò il Giro d’Italia. Mike Tyson, in giugno, sfamava il suo furore cibandosi dell’orecchio di Evander Holyfield nel terzo round di un match per il mondiale massimi Wba. Poi, in ottobre, Franco Baresi avrebbe detto addio al calcio. Mentre a 19 anni Gigi Buffon vi sarebbe entrato in carrozza, da predestinato, debuttando in Nazionale contro la Russia per le qualificazioni a Francia ’98. Ma la fairy tale, la favola della principessa dagli occhi tristi, era già finita.