Surf, a Medina non riesce il miracolo: Florence campione del mondo per la seconda volta
Altri SportIl 25enne hawaiano si conferma per il secondo anno di fila il più forte surfista del mondo, festeggiando davanti ai suoi connazionali nell'ultima tappa del tour. Al brasiliano (consolato anche dall'amico Neymar) non riesce una rimonta storica. L'italiano Fioravanti manca la qualificazione per il tour 2018
Vincere un mondiale di surf stando seduto sul divano di casa. È riuscito anche questo a John John Florence, 25enne hawaiano prodigio della tavola, che stanotte si è laureato campione del mondo per la seconda volta consecutiva nell'ultima tappa del tour alla Banzai Pipeline, la barriera corallina davanti alla quale è cresciuto e in cui si giocava tutto. Ma a mettere la corona di fiori sul suo casco di ricci biondi è stata la sconfitta del suo rivale Gabriel Medina, brasiliano già campione nel 2014, uscito ai quarti di finale contro il francese Jeremy Flores, vincitore dell'ultimo evento dell'anno. A Medina non è riuscita una rimonta che sarebbe entrata di diritto nella leggenda del surf: il 24enne di São Sebastião, sostenuto (via Instagram) dall'amico Neymar e da un Paese intero, aveva vinto le ultime due tappe del tour in Francia e in Portogallo, riaprendo in modo clamoroso la corsa al titolo a se stesso e persino ad altri due sfidanti, Julian Wilson e Jordy Smith. Ma la gara delle Hawaii, per il predestinato Florence letteralmente il giardino di casa, ha incoronato di nuovo il ragazzo nato a Honolulu (la città di Barack Obama) da una famiglia di surfisti e cresciuto a pane e onde sulla North Shore di Oahu con un vicino di casa come Kelly Slater, 11 volte campione del mondo.
La festa nel giardino di casa Florence
Per Florence, faccia e capelli d'angelo, che ha surfato la sua prima onda a 5 anni in quello che i surfisti chiamano “il Paradiso”, confermare il titolo non è stato affatto semplice, nemmeno a casa sua. Liberatosi domenica di Wilson e Smith, eliminati prima dell'ultima giornata, John ha faticato in particolare contro Caio Ibelli, un altro brasiliano, superato nel punteggio quando mancava poco più di un minuto alla fine della sessione. Nel frattempo Medina era riuscito anche a battere Kelly Slater (contro cui ora conduce 7-2 nei faccia a faccia) e ad allungare il suo miracoloso recupero, finché non ha incontrato il francese, il più in forma di tutti. E così nel giardino di John John (che legalmente è americano, ma per la Wsl è solo hawaiano) sono saltati i tappi delle bottiglie ed è iniziata la festa. “Gli ultimi due giorni sono stati snervanti. Vincere qui è semplicemente il mio sogno”, ha detto Florence prima di tornare in acqua per la semifinale contro Ian Gouveia, inutile ai fini del campionato: “È stato un anno pazzesco, sto tremando”.
La delusione di Medina e il messaggio di Neymar
Fuori dall'acqua ha ricevuto l'abbraccio di Gabriel Medina, che si è guadagnato ancor più rispetto da parte di tutto il movimento per aver tenuto vivo il campionato fino agli ultimi minuti: “Ho fatto davvero del mio meglio – ha spiegato il brasiliano – e sono stanchissimo ora, perché ho messo tutto me stesso nell'acqua. È stato un anno lungo, ho vinto un paio di eventi e ne ho persi un paio. È difficile accettare gli alti e i bassi ma fa parte del gioco. Io comunque non mollo. Ci proverò ancora. Tornerò l'anno prossimo”. Possiamo contarci: la loro rivalità, una specie di saga alla Federer-Nadal ma sulla tavola e ancora tutta da scrivere, è destinata a segnare un pezzo di storia di questo sport.
Fioravanti non si qualifica
Chi non ci sarà l'anno prossimo è l'italiano Leonardo Fioravanti. Alla sua prima stagione da professionista nel World Surf League Tour, rivelatasi più dura delle aspettative (altissime) che in molti nutrivano sul rookie italiano, non è riuscito a piazzarsi tra i primi 22 della classifica finale dell'anno, mancando la qualificazione per il campionato 2018. Si giocava tutto alle Hawaii, dove è riuscito comunque a eliminare l'ex campione del mondo brasiliano Adriano de Souza, prima di uscire al quinto round contro Ferreira, a testa altissima. Ci riproverà: per fortuna il ragazzo di Cerveteri è nato nel 1997. Per prendersi il mondo ha ancora tutto il tempo.