Festa italiana in Germania. Il giorno dopo i 50 anni di Yuri Chechi, l'Italia trova una nuova promesa negli anelli, Marco Lodadio. L'atleta azzurro ha così trovato anche la qualificazione alle Olimpiadi di Tokyo, dove si candida a essere protagonista
L’Italia è un paese di santi, poeti, navigatori e di grandi specialisti degli anelli. Neanche il tempo di festeggiare Jury Chechi per i suoi 50 anni e una carriera straordinaria e indimenticabile che Marco Lodadio ha dimostrato ai Mondiali di Stoccarda di essere pronto a raccogliere il testimone e portarlo verso gli stessi traguardi. Lodadio è medaglia d’argento con un esercizio di rara pulizia e precisione, perfetto nelle posizioni di forza, perfetto negli slanci e negli appoggi, migliorando il bronzo conquistato lo scorso anno. Una grande prestazione, necessaria per inseguire il sogno olimpico visto che solo il podio dei Mondiali si assicurava Tokyo 2020. Dopo che la squadra italiana aveva fallito la qualificazione per solo mezzo punto, è tutta la squadra italiana a festeggiare la medaglia di Lodadio. In viaggio verso Tokyo idealmente ci saranno anche loro, che lo hanno sostenuto su quegli anelli trattenendo il fiato. Una finale di grande pregio, vinta dal turco Colak. Lodadio tiene dietro di se il francese Said e giganti come Petrounias, 3 volte campione del mondo e campione olimpico a Rio, e Zanetti il campione olimpico di Londra. Proprio a Londra 2012 Matteo Morandi vinse il bronzo, ultima medaglia italiana olimpica agli anelli. Marco Lodadio sta costruendo una carriera credibile per continuare la serie.