Judo, Lombardo: "Non credo che a settembre si possa ripartire"

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Anna Maria Di Luca

Il ventunenne torinese che domina dall'alto della classifica mondiale e olimpica, non era mai successo con un judoka azzurro, è tornato ad allenarsi ad Ostia: "Non sono mai stato lontano dal tatami neanche quando ero infortunato" 

Era pronto, prontissimo per Tokyo 2020. Manuel Lombardo, in testa al ranking mondiale ed anche olimpico, nella sua categoria -66 kg. Prima volta per un italiano.  Ha trascorso il lockdown a Torino dove vive, allenandosi sul terrazzo di casa. Finalmente ora si parte in maniera ufficiale, almeo gli allenamenti ritornano in strutture adeguate. Il judoka è a Roma perchè dovrà sottoporsi alla rimozione delle placche alla mandibola che gli sono state inserite prima del Mondiale senior. "Mi ero fratturato in due punti, ho 16 placche, poi ho partecipato a quel mondiale 26 giorni dopo e mi sono classificato quinto, e da lì sono arrivati i miei successi, negli slam e nei masters".  L'azzurro si allena al Centro Federale "Pala Pellicone" di Ostia, adeguato secondo le direttive ma ancora con pochissimi atleti."Non sono abituato a stare in questo silenzio - dice  Lombardo -  mi fa strano anche indossare il judogi dopo così tanto tempo,  è una bella sensazione".  In effetti, confessa, non ricorda di essere mai stato così tanto tempo lontano dal tatami, e si allena sotto gli occhi del Maestro Murakami, direttore tecnico della nazionale italiana di judo.

"Non credo che si riprenderà completamente a settembre - aggiunge -  perché il calendario è internazionale e quindi le  cose devono andare bene, in sicurezza, in tutti i Paesi del mondo,  per poter iniziare un circuito equo.  Spero invece che per fine anno, per dicembre si ricominci".

Manuel Lombardo è il primo italiano ad essere n.1 nel ranking mondiale ed olimpico: "Olimpiadi di Tokyo? Il sogno sarebbe poter fare una finale contro il mio acerrimo nemico, il giapponese Abe Hifumi, con cui ho già disputato incontri importanti nel circuito mondiale.  Mi piacerebbe arrivare in finale contro di lui, a casa sua."