Malagò confermato presidente del Coni: "Da oggi sport italiano compatto"

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Con 55 voti Malagò è pronto a iniziare il suo terzo e ultimo mandato al vertice del Coni: "Avere riacquisito atonomia è tanta roba. Questa conferma è un riconoscimento al lavoro fatto. In tanti hanno remato contro l'unità del Coni, da oggi c'è compattezza". Sull'emergenza coronavirus: "Non si è fatto abbastanza, sono rimaste fuori le Asd e le Ssd". Il 20 maggio la scelta del portabandiera di Tokyo 2020

ELEZIONI CONI, MALAGÒ CONFERMATO PRESIDENTE

Giovanni Malagò confermato a capo del Coni, vittoria schiacciante nelle elezioni con 55 voti (13 a Di Rocco, 1 a Belluti): "Per mesi non ho rilasciato dichiarazioni, ho evitato le polemiche, ho pensato solo a lavorare, con la stessa grande fiducia. Conosco molto bene questo mondo, so che è stata apprezzata la sostanza della tenuta in un momento complicatissimo. Avere riacquisito autonomia è tanta roba. Improvvisamente oggi anche chi aveva provato a distruggere il Coni si è reso conto che ci teneva. Questa conferma rappresenta un riconoscimento al lavoro fatto e una valorizzazione del Coni stesso. Qualcuno ha fatto di tutto per porre ostacoli, in tanti hanno remato contro l'unità del Coni, da oggi c'è compattezza.  Le poche persone che non erano convinte della mia rielezione spero si convincano che non stare tutti insieme sia suicidio politico", ha spiegato Malagò a Sky.

"Insieme per scrivere nuova pagina di storia sport". Due donne vicepresidenti

La promessa di Malagò: "Sarà il mio terzo mandato, sarà anche l'ultimo. Non mi risparmierò nel mio ruolo. A chi ha votato per Di Rocco e Bellutti dico che cercherò di fare il possibile per raccontargli che insieme si può scrivere una nuova pagina di storia dello sport italiano e del Coni e arrivare a un traguardo, essere più prestigiosi, forti e credibili in questi momenti di tempesta". Malagò ha scelto Silvia Salis e Claudia Giordani come vicepresidenti per il prossimo quadriennio olimpico, si tratta di una storica prima volta per il Coni: "Dovevamo eleggere quattro donne nella Giunta, ce ne sono invece cinque, su tredici: credo sia un risultato incredibile. E consentitemi di dire, che donne. Claudia Giordani sarà vicepresidente e rappresenterà gli sport invernali, nord e città di Milano anche verso i Giochi di Milano-Cortina 2026. Vicepresidente vicaria sarà Silvia Salis, visto anche lo straordinario risultato elettorale", ha annunciato Malagò. Salis, ex campionessa italiana del lancio del martello e moglie del regista Fausto Brizzi, è stata eletta nel Consiglio nazionale dal 2017. Giordani è stata argento olimpico in slalom speciale nei Giochi Olimpici di Innsbruck '76.

"Chiederemo al Governo sostegni per sport"

Sull'emergenza coronavirus, Malagò ha aggiunto: "La situazione dello sport dopo la pandemia è molto grave. Noi pensiamo di andare tutti insieme dal Governo per presentare i nostri problemi. Finora non si è fatto abbastanza, sono rimaste fuori le Asd e le Ssd. Le istituzioni devono salvare il nostro sistema e hanno un solo modo, ossia attraverso la forza e la volontà di dare dei fondi che i vari organismi possono distribuire sul territorio. Questa è la ricetta".

"20 maggio verrà scelto portabandiera"

In vista di Tokyo, il n.1 del Coni ha rivelato una data speciale: "Il 20 maggio annunceremo il portabandiera per le Olimpiadi. Il 23 giugno saremo ricevuti dal Capo dello Stato per la consegna del tricolore, potrebbe spuntare anche qualche idea sorprendente. Le gare? Ne vedremo delle belle, preparatevi a risultati inaspettati. Oggi siamo 240, 125 uomini e 115 donne, sarà una delle più importanti delegazioni di sempre".

"Niente pubblico? Bisogna adattarsi"

Restando in tema di Giochi, Malagò aggiunge: "Niente pubblico? Bisogna fare di necessità virtù. Per questo rimarranno nella storia come pietra miliare, come è stato il 1896 per le Olimpiadi moderne. Bisogna adeguarsi ed adattarsi. Tutto è atipico, ho visto la finale della Champions League di volley e parlato con dirigente ed atlete, anche per loro non è facile. Abbiamo ospitato anche i Mondiali di Cortina senza pubblico. Ho visto anche i tifosi dell'Inter, sarebbe stato bello festeggiare allo stadio dopo 11 anni. Ma non bisogna essere ipocriti".