Mondiale di palloncino, il Perù vince la prima edizione

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Vanni Spinella

Si è tenuto in Spagna il primo "Mondiale di palloncino", che ha tra i suoi ideatori e organizzatori Gerard Piqué. Ci si sfida due alla volta, con una sola regola: vietato far cadere a terra il palloncino. In finale il Perù ha battuto la Germania, fuori agli ottavi l'Italia

Potremmo trovarci al cospetto di un momento storico: solo il tempo ci dirà se, con la prima edizione del Mondiale di palloncino, è nato effettivamente un nuovo sport. Intanto c’è già un campione: è Francesco de la Cruz, che ha regalato al Perù il primo titolo mondiale, battendo in finale la Germania.

Le regole del gioco

Mondiale di palloncino, si diceva: e chi, almeno una volta, nel salotto di casa, non se l’è immaginato? Un palloncino, un “campo” di gioco ricostruito artificialmente all’interno di una stanza in modo da risultare ricco di ostacoli (in finale erano presenti anche un divano e un’automobile) e una sola regola: vietato far toccare terra al palloncino. Due sfidanti alla volta, ognuno in rappresentanza di un diverso Paese, e un tabellone tennistico che ha portato alla finale Perù e Germania.

Da un'idea di Gerard Piqué e Ibai Llanos

Se l’idea in sé è piuttosto semplice, per realizzarla occorreva la “visione” di qualcuno, e quel qualcuno è Gerard Piqué, il difensore del Barcellona che non a caso ha già messo mano alla Coppa Davis di tennis con le sue riforme rivoluzionarie: assieme al suo socio Ibai Llanos, famoso streamer spagnolo da 8 milioni di follower su Twitch, ha trasformato un classico gioco da bambini in una competizione mondiale dopo aver visto su TikTok un video in cui due fratelli americani si sfidano nel salotto di casa in una partita di “Keepy Uppy”, con evoluzioni da atleti veri ed entusiasmanti salvataggi nel tentativo di non far toccare il pavimento al palloncino.

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In "campo" anche l'Italia

 

Una volta accesasi la lampadina nella testa di Piqué, non è stato complicato radunare 32 partecipanti da tutto il mondo, compreso uno dei due fratelli ispiratori in rappresentanza degli Stati Uniti. C’era anche l’Italia, con il nostro Marco Fiorillo che ha superato la Cina al primo turno, fermandosi poi agli ottavi contro il Marocco.

Strabiliante invece il cammino del Perù, che ha eliminato Bulgaria, Mongolia, Argentina e in semifinale la Spagna, prima del 6-2 finale alla Germania, scrivendo così il suo nome nell’albo d’oro e permettendo a Francesco de la Vega di sollevare al cielo la coppa a forma di palloncino (che però non ha il filo e non è gonfiata a elio). Trattenete i sorrisi: alla prima edizione del Mondiale di calcio nel 1930 parteciparono appena 13 squadre. Curiosamente, c’era anche il Perù.

Francisco de la Cruz
Mondiale di palloncino