Malagò: "2021 anno incredibile per lo sport italiano"

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Il presidente del Coni fa il bilancio di questo 2021: "Un anno indimenticabile che rimarrà nella storia, al di là de irisultati ottenuti a Tokyo. Speriamo di continuare a far bene anche nel 2022: gli atleti sono gasatissimi per le Olimpiadi invernali"

Un anno indimenticabile per lo sport italiano. A tracciare il bilancio di questa incredibile annata è il presidente del Coni, Giovanni Malagò: "Il 2021 rimarrà nella storia dello sport italiano - afferma il numero uno della federazione -. I numeri dicono questo, qualsiasi parametro si vada a vedere. È un discorso che va oltre i risultati di Tokyo, dove abbiamo fatto un record ottenendo 283 medaglie che ci mettono dietro gli Stati Uniti in questa speciale classifica. Va considerato anche che è più facile vincere una medaglia in altri continenti che in Europa, dove c’è una competizione mostruosa. Se pensiamo che precediamo Paesi come Cina, Gran Bretagna, Francia, Giappone e Germania, che hanno molti più abitanti del nostro e sono molto più organizzati di noi dal punto di vista scolastico e universitario, abbiamo fatto miracoli con quello che avevamo a disposizione. È un anno da incorniciare”. A proposito del Covid aggiunge: "È triste dirlo, ma sotto il profilo dell’alto livello non ci ha danneggiato perché abbiamo messo in piedi questi protocolli. Siamo molto orgogliosi, ma lo siamo soprattutto per tutti gli italiani che si sentono fieri di esserlo, sperando che nel 2022 lo sport continui ad andare bene nel nostro Paese”. 

"Pubblico alle Olimpiadi invernali? Siamo in attesa di sapere"

Il presidente del Coni si esprime anche sulla situazione relativa ai Giochi Olimpici Invernali, in programma a Pechino a febbraio. "Per il pubblico siamo curiosi di sapere - spiega Malagò -, perché hanno detto che solo alla fine prenderanno una decisione finale in base agli eventuali contagi che ci saranno. Gli atleti sono comunque carichi e gasati. Qualsiasi rappresentante della delegazione, atleti e tecnici, non vedono l’ora. Del resto se si salta questo appuntamento per nove anni un atleta non fa le Olimpiadi”.